La pubblicazione della bolla di Innocenzo X in Fiandra. 257 malcontento; seguì allora una seconda pubblicazione e ogni parroco e superiora di monastero ne ricevette una copia. Tolti i (¡esiliti, nessun religioso disse una parola in lode della Bolla, eanchedalla ironie comune si poteva sentir dire che le cinque proposizioni non erano di Giansenio, o vero, che non erano condannate nel suo >6080 e che in tali questioni di fatto il papa poteva sbagliare.1 In questi termini aveva predicato un Domenicano in Lovanio e così si era espresso apertamente un parroco nell’atto di pubblicare la Bolla.2 « Quasi tutti quelli che erano gianseniaui avanti la Bolla, continueranno ad essere tali dopo la pubblicazione di essa »; così scrive Mangelli.3 Le maggiori preoccupazioni nutriva a tal riguardo l’internunzio, per l’università di Lovanio. Subito dopo la pubblicazione della Bolla di Innocenzo X parve che alcuni dottori la volessero attaccare, col pretesto che le cinque proposizioni non orano di Gian-'••nio, ma di Agostino.4 Il 9 agosto la Bolla venne bensì pubblicata e ricevuta dal rettore Vianen, ma non erano stati convocati tutti i dottori, nui solo pochi; altri con vari pretesti tenevano fermo Ile proposizioni condannate: gli uni affermavano che le proposizioni non erano di Giansenio, gli altri che non erano condannate nel suo senso o che trattandosi di proposizioni di Agostino la condanna mediante la Bolla non poteva far danno; altri finalmente opinavano che solo un concilio ecumenico poteva emanare simili 'Hitenze.5 Mangelli propose perciò all’arciduca di far registrare la Bolla negli atti universitari ed esigere da tutti i dottori e scolari pubblico giuramento su di essa; inoltre tale giuramento si dovesse (»restare da tutti prima di essere ammessi. Ancora egli opinava ohe lino a tanto che stessero all’università Fromond, Sinnieh, Vianen, Yan Werm e Pontan, si dovrebbe sempre temere che la falsa dottrina levasse di nuovo il suo capo. Perciò egli insisteva in ogni occasione, perchè si allontanassero i sunnominati, almeno per la maggior parte.* A Roma però si disapprovava questo rigore e si sperava, che quando quelli di Lovanio vedessero l’obbedienza * • Mannelli il 4 ottobre 1653, ivi; efr. Kapin II 1S1. 1 * Un professore di Lovanio il 23 settembre 1653. Excerpta, loc. cit. * • • Tutte queste cose fanno dubitare ad alcuni, che quasi tutti quelli che erano Ianseniani avanti la bolla, continuino ad essere tali doppo la promul-Catione di essa ». Mannelli il 4 ottobre 1853. ivi. 4 • Mangelli il 24 luglio 1653. ivi. Quelli di Lovanio presero coraggio per I* loro rimostranze a proposito dell'areivescovo di Sens e della sua pastorale (». sopra). Rapi* li 178. * • Mangelli il 6 agosto 1653. Excerpta, loc. cit. Alenili dottori arrivarono perfino a dire « che prima si lasciaranno abbracciare che recedere dalla doctrina di lansenio ». Lo stesso il 4 ottobre 1653, ivi. * • Mangelli il 9 agosto 1653, Sunxiat. di Fiandra t. 37, Archivio segreto pontificio; *il 16e 23 agosto. Excerpta, loc. cit. 7 • Xota marginale sul rapporto di Mangelli del 16 agosto 1653; «per bora non cominci con rigore » ecc. ivi. l'jWTOR. Moria dei papi. XIV. 17