Filippo IV passa a secondo nozze.	69
ad un’unione con la figlia dell’imperatore, poiché motivi politici di grande importanza la rendevano consigliabile. Al re l’unione era simpatica per il grande affetto che nutriva per sua sorella Maria, la quale era andata sposa a Vienna vent’anni prima. Questo dono doveva ora, secondo le parole di Calderon, essere contraccambiato dalla Germania alla Spagna.1
   Il	2 aprile 1617 fu firmato il contratto matrimoniale: nel novembre dell’anno seguente ebbe luogo a Vienna il matrimonio per procura. La nuova regina si recò nel dicembre 1 (M 8 a Trento, ove dovette aspettare fino alla primavera del 1649, perchè il maestro delle cerimonie, il duca di Nàjera y Maqueda, vi giunse col suo seguito solo alla fine di aprile. Il conte di Lumiares portò alla regina un ritratto di Filippo IV adorno di 22 diamanti. Essa potè entrare in Milano appena il 23 giugno, ove si trovò per incarico del papa anche il Cardinal Montalto.2
   Innocenzo X, che aveva mostrato il massimo interesse per
il	matrimonio, volle esprimere la sua gioia per quest’unione anche con l’invio di un legato » a latere ». Egli destinò a tale compito il cardinale Ludovisi, che doveva portare a Marianna la rosa d’oro. Circa l’entrata del Cardinal legato in Milano, si venne con gli Spaglinoli a trattative lunghe e fastidiose, perchè questi non volevano tributare al rappresentante del papa quegli onori che la Santa Sede doveva pretendere. Nell’epoca dei conflitti di etichetta, siffatte questioni avevano il massimo peso. L’affare si complicò ancora più per le gelosie esistenti fra il duca di Nàjera y Maqueda e il marchese de Caracena, governatore di Milano.3
   11	Cardinal Ludovisi lasciò Bologna il 9 luglio. Appena in Cremona ebbe toccato il territorio spaglinolo, fu chiaro che gli Spa-gnuoli non volevano attenersi agli accordi conclusi col papa circa le accoglienze da farsi al legato. Essi cedettero solo quando
il	cardinale minacciò di riprendere la via di Bologna. Così finalmente il 3 agosto il Cardinal legato potè celebrare la sua entrata solenne nella capitale della Lombardia. Qui gU Spagnuoli cercarono di far dimenticare il loro procedente contegno tributando al legato grandi onori. Il cardinale consegnò alla regina in nome «lei papa, oltre la rosa d’oro, anche altri doni, fra cui le reliquie di S. Beatrice in un reliquario d’argento.4 La regina Marianna partì da Milano il 9 agosto e il 25 s’imbarcò in Finalmarina. Una flotta di 44 navi al comando di Don Giovanni si pose al suo seguito. Essa sbarcò in Denia e arrivò in Navalcamero il due ottobre, 2 anni
    1	Vedi ivi 30ss. Cfr. Jüsti, Vchisque: II 137, 285.
    2	Vedi Colección de docum. inéditos LXXXVI 641ss;; Viti Mariani 32 88., 39 88.
    *	Vedi Viti Mariani 44 ss.; Friedensbtjrg, Begesten V 63.
    *	Vedi Viti Makiani 55 ss., 61 ss., 67,