La lettera al papa dei quattro vescovi disobbedienti. 569 fossero adoperati contro di esse i mezzi opportuni.1 Ma l’esigenza di riconoscere con la sottoscrizione del formulario anche il fatto, era stato un passo falso, poiché secondo tutti i teologi la Chiesa non è infallibile nel giudizio sui fatti. Questa esigenza non poteva produrre, che spergiuri, inquietudini di coscienza, persecuzione di persone sincere.2 Per quanto concerne la dottrina, essi non avevano trovato nessuno da poter accusare a buon diritto dell’errore;3 in altre parole, secondo i quattro, il giansenismo in Francia era addirittura inesistente. Fra gli altri vescovi ve n’erauo molti, che riguardo ai fatti erano della loro stessa opinone. I quattro trattano l’indice romano dall’alto al basso il più possibile: essi fanno mostra di non aver inteso nulla di una proibizione dell’ Indice delle loro lettere pastorali, ma solo d’insinuazioni contro di esse, e anche ciò unicamente come voci.4 Questa lettera al papa fu trasmessa dagli autori al re, al quale essi fecero notare in tale occasione, che il procedimento giudiziario escogitato contro di loro era incompatibile colle libertà gallicane.5 A lioma l’inquisizione deliberò® di non rispondere affatto alla lettera. I Quattro non avevano del tutto torto parlando di membri del clero della loro stessa opinione. L’Annat aveva detto precedentemente circa il formulario episcopale dell’Assemblea del clero, che la difficoltà stava nell’ottenere non la sottoscrizione, ina la sottoscrizione sincera.7 Ciò si sapeva anche a Roma: allorché venne richiesto un Breve contro i vescovi disobbedienti, gl’impiegati pontifici di là dissero che non servirebbe a nulla, perchè come i quattro erano troppi che la pensavano come loro.8 Costoro per adesso si celavano; ma c’erano, e il partito si sentiva forte irrazie ad essi. Giusto allora esso si rafforzò ancora di più, perchè a suo servizio si era posta da poco una personalità influente. Per un partito, che dapprincipio mirò solo alle persone di alta coltura, si diffuse per vie oblique e grazie a finezza di spirito, e attaccò volentieri gli avversari con punte di spillo avvelenate, è caratteristico il fatto, che la sua storia sia per tanta parte opera 1 [Varet] I 392. » Ivi 395. * Ivi 394. * [Vaket] I 397. » Ivi 66-68. * * In data 8 marzo 1666, Excerpta f. 440. La stessa decisione per la * Lettera dei Diciannove, del 12 aprile 1668, ivi f. 472. ’ * * Xous ne sommes pas en peine de faire souscrire le formulaire, il y en a peu qui le refuse. Toute peine est d’obtenir d'eux qu’il# le fassent sincèrement. Car ils se forment une conscience je ne sais quelle, que pour souscrire il n’est point nécessaire de changer de sentiment ». Annat a Fabri il 22 agosto 1661, Excerpta 1663, f. 514. » Gékln II 245.