42 Innocenzo X. 1644-1655. Capitolo II. il papa scusò la sua scomparsa senza congedo con l’affermare che egli intendeva di giustificarsi in Francia contro tutte le accuse.1 Il Cardinal Francesco e Taddeo Barberini fecero causa comune col loro fratello, issando il 15 ottobre sulle facciate dei loro palazzi 10 stemma francese.2 Così l’unione dei Barberini col Mazzarino, che fino a poco prima era sembrata inverosimile, divenne improvvisamente un fatto compiuto; essa acquistava nello stesso tempo un carattere antipapale. Invano Innocenzo X ammonì il re di Francia, la regina e Mazzarino a non voler concedere protezione ai Barberini.3 Mazzarino invitò invece Antonio nel Piemonte e poi si rallegrò ironicamente col papa per questa fehce soluzione. Quando il ministro francese seppe che Francesco e Taddeo si erano posti anch’essi sotto il protettorato della Francia, non fece mistero della sua gioia. L’ambasciatore veneziano, Nani, che lo vide dopo che aveva ricevuto tale notizia, scrive: « Non l’ho mai visto così trionfante, nemmeno dopo le più magnifiche vittorie ».4 Difatti Mazzarino niente poteva trovare di più gradito che l’essere i Barberini divenuti incondizionatamente i suoi alleati, e ciò in tali circostanze da obbligarli a servire a tutti i suoi interessi. Ora la baldanza del governo francese non conobbe più confini. 11 16 novembre 1645, il cancelliere francese, a nome del suo re, tenne al nunzio Bagno, innanzi al Consiglio della Corona, un’invettiva in tutta forma, la quale nel suo genere è un vero capolavoro. Il cancelliere cominciò ironicamente così: Le loro Maestà stentano a comprendere come Innocenzo X possa pretendere da loro « l’oppressione » dei Barberini, dato che questi erano st iti trattati così male a Roma. In curia dominavano gli Spaglinoli e i Francesi venivano trascurati, come dimostra il rifiuto di insignire della porpora il fratello di Mazzarino. Tuttavia il re non è imbarazzato, perchè ha cento altri modi di compensare il Mazzarino per i suoi fedeli servigi. Si deplorano poi gli intrighi romani nei quali s’era persino prospettata la possibilità di assassinare il Mazza-lino. Non senza ragione gli Spagnuoli avevano annunciato che si sarebbe fatto un colpo in Francia. Dopo tutto questo, non si poteva pretendere che il governo francese sacrificasse i Barberini. Antonio aveva avuto ragione a partirsene in segreto, perchè se Biblioteca Casa n a te n se in Roma. Vedi anche gli Avvisi in Arvh. Jiorn. Ili 26 s., e Colección de docum. inéditos LXXXVI 217. 1 Questo disse Innocenzo X a Savelli rappresentante di Ferdinando III; vedi la * Relazione di costui del 7 ottobre 1645, Archivio di Stat. in Vienna. * Solo nel suo appartamento di ufficio, alla Cancelleria, Antonio non fece applicare lo stemma francese. * Relazione di Savelli del 21 ottobre 1645, Archivio di Stato in Vienna. * Vedi Coville 89; Annales de St.-Louis II (1897) 361 8. * Vedi Corresp. de Mcuarin II 252; Coville, loc. cit,