Pubblicazione fatta dal braccio secolare. 24:$ perchè li escludeva dalle prebende e dagli uffici. L’arciduca,, che »Dora stava ancora dalla parte dell'inviato pontificio, lo consigliò i» cedere, poiché si trattava soltanto dell’orgoglio di un paio di frati.1 Quando Bichi ebbe ritirata la sua ordinanza, anche il consiglio cercò di dimostrarsi conciliante: sospese infatt i il suo primo esecutore giudiziario, il quale non aveva fatto che eseguire gli ordini del consiglio, col pretesto che nel suo procedimento contro l'intemunzio aveva oltrepassato i suoi poteri.* Innocenzo X elevò naturalmente protesta contro questi fatti, che rappresentavano una lesione del diritto delle genti, ma accolse la punizione dall’esecutore giudiziario, da lui attribuita all’arciduca, come una riparazione.* Jiel frattempo, però, il 4 agosto il consiglio aveva preso un’altra misura violenta contro l’intemunzio a causa (li un tal canonico Hughes; Bichi, temendo per la sua sicurezza personale si recò a Saint-Oislain, fino a che l’arciduca lo fece invitare al suo quartiere generale per mezzo del suo confessore Se bega e di poi ordino di sospendere il procedimento.* Alcuni mesi più tardi Innocenzo X incominciò ad usare coll’arciduca un tono più aspro.* Dopo averlo lodato per il suo contegno nei primi tempi della sua amministrazione, continua lagnandosi che i suoi consiglieri lo abbiano potuto indurre ad un editto contrario al potere ecclesiastico; essere inaudito che persone ecelesia-'Uche vengano sottoposte al tribunale civile. Il .papa si era accontentato di una protesta e di una dichiarazione di nullità, ina invece di correggersi, i consiglieri avevano indotto il luogotenente a pubblicare una nuova circolare per scuotere perfino l’autorità del pontefice di giudicare in cose di fede; poiché essi atferrna-'¿no che il decreto di Urbano Vili non obbligava in coscienza, se non venisse di nuovo pubblicato col plani regio. Per tale pretesa ■i erano richiamati a privilegi e consuetudini; ma un tale privilegio non è nuli stato concesso nè dal papa nè da un concilio e mai •in principe pretese alcunché di simile; contro il potere del papa, M>ecialmente in questioni di fede, non vi è nè consuetudine, nè predizione. Inoltre si è indotto il luogotenente a dichiarar nulla ■* protesta e sul applicare delle pene allo stampatore. Cosi l’arci* 1 * Bichi il 22 luglio 1649, ivi. * * Bichi il 29 luglio 1649, ivi. * * Breve all'arciduca del 28 agosto 1649, hput. 1V-VI (maggio 1648-•«‘»tembre 1650, Frane. Xerlio Decretano), n. 260, Archivio segreto pontificio. * * Bichi il 5 e 18 agosto 1649, Lettere loc. cit. Il 26 aprile 1651 a Roma ni «Bevano di nuovo atti di violenza, in tal caao Bichi »i ritira*«; poi in Aqui- ••Tana. .Vurururi. di Napoli. Cifre al nuntio 39 A. f. 98 Archivio segreto Pontificio. * • Breve dell’U novembre 1651, Kpist. VI-VII (settembre 1650-setteni-bt» 1652) Archivio segreto pontificio.