I restauri alla cappella Chigi in S. M. del Popolo. 513 che egli fece chiamare il maestro e con le espressioni della massima simpatia chiese il suo appoggio per i grandi piani che egli nutriva, specialmente per S. Pietro.1 Così cominciava per il Bernini, il quale s’appressava oramai ai 60 anni, un nuovo e fertilissimo periodo creativo, al quale appartengono parecchie delle sue più splendide opere. Fabio Chigi si era interessato fin dal 1626 del restauro della magnifica cappella che aveva eretto in S. Maria del Popolo il suo antenato, Agostino Chigi.2 Divenuto nel 1652 cardinale e presa stabile sede in Roma egli fece riprendere questi lavori dal Bernini3 e ciò che egli aveva incominciato come cardinale ordinò di compiere come Papa. Ripetutamente durante il corso «lei lavori egli si recò a vederli1 e siccome insisteva perchè si facesse presto, a mezzo l’anno 1657 tutto era finito.5 La cappella venne chiusa con una balaustrata, il suo pavimento marmoreo venne rinnovato, le lunette decorate con dipinti del senese Raffaele Vanni 6 e i monumenti a piramide di Agostino e Sigismondo Chigi restaurati.7 L’ornamento principale però era costituito da due nuove e magnifiche opere di scultura, per le quali Alessandro VII s'era da principio proposto di mettere in gara il Bernini coll’Al-uardi,8 ma che alla fine però affidò interamente al Bernini. 1 Baldinucci, ed. da Riegl, 168. * Cugnont in Arch. d. Soc. Rom. IV 58 ss.; L. Ozzola ivi XXI 22 s. Una * lettera a Fabio Chigi dell’8 novembre 1625 riferisce sulla cappella del Popolo ch’essa «è veramente un poco mal tenuta da questi padri, poiché la polvere che non si è in piccola quantità, non lassa godere le bellissime pitture che vi sono ». Ghig. A. Ili 64. Biblioteca Vaticana. * Vedi Cugnoni, loc. cit., 72 s. * Vedi * Avviso del 4 marzo 1656: Domenica il Papa visitò S. Maria Maggiore e S. Maria del Popolo, « che S. Beatitudine fa tuttavia restaurare et abellire a proprie spese » con iscrizione sopra il portale di mezzo (Archivio segreto pontificio). Un * Avviso del 10 febbraio 1657 (ivi) j>arla di una visita papale nel giovedì, un altro del 3 marzo dello stesso anno di una visita fatta il mercoledì in S. Maria del Popolo. Si aggiunge che la nuova costruzione « si va perfettionando; che a spese della S. S. si va con celerità terminando». 5 Vedi oltre alla lettera di Francesco Gualengo del 31 luglio 1659, comunicata dal Fraschetti (280, n. 1) 1’ * Avviso del 7 settembre 1657 (Archivio segreto pontificio): la chiesa « c fatta, bellissima di ornamento e doi organi che fanno una bellissima vista ». * * Assegno di 300 scudi per Raffaele Vanni « per haver fatto diverse pitture nella chiesa del Popolo » nel Cod. Chig. H. II 40, Biblioteca ' a t i c a n a . ’ G-noli dimostra nelTJLroft. stor. dell’arte II (1889) 322 ss., che i monumenti sepolcrali nel 1652 vennero soltanto restaurati e lievemente modificati, Ha non eretti di nuovo ciò che a Bòhn (39) è sfuggito. Pagamenti per due candelabri di bronzo, donati da Alessandro VII, in Bertolotti, Art. Bolognesi 196. * Vedi F* autografo di Alessandro VII a L. Holstenio nel Cod. Chig. Pastor, Stnria dei Papi, XIV. 33