Stranezze mondane della neo-convertita. 353 falia, contro la quale egli aveva dovuto come nunzio protestare.1 Nei colloqui che seguirono il colto papa trovò grande piacere nel constatare l’ampia erudizione, l’acuto ingegno e la spirituale conversazione della regina. Egli riconobbe in lei un’anima nobile e pura, che amava il bene solo per il bene, com’essa infatti assicurò un giorno al Pallavicino, che non commetterebbe alcuna cattiva azione, anche se fosse invisibile a Dio stesso. Il papa si rallegrò immensamente della fermezza con cui Cristina accentuava le sue convinzioni religiose. Con ciò venne confermato nella sua speranza che l’esempio di questa principessa, sulla quale più che su qualsiasi altra erano diretti gli sguardi di tutto il mondo, avrebbe come conseguenza altre conversioni nel settentrione. Infatti il conte palatino, Carlo Augusto di Sulzbaeh, secondo la sua stessa testimonianza, venne indotto a fare lo stesso passo dall’esempio di Cristina.2 Quanto più splendide erano le qualità che si rivelavano della neo-convertita, tanto maggiori dovevano diventare le preoccupazioni del papa per parecchi difetti e stranezze della regina, le •inali oscuravano in qualche modo l’impressione del suo passo magnanimo. Con stupore si senti che la geniale donna sia nel vestire che nel comportarsi trascurava tutte le usanze, e teneva fermo anche in Roma a quella libertà di rapporti fra uomo e donna, comuni nei paesi germanici; che anzi nella conversazione con giovanotti si permetteva dei discorsi e scherzi certamente geniali, ma però sconvenienti. Ancora più lo dolorava la mancanza di esteriore pietà, poiché questa nordica amazzone non amava nè conversazioni religiose nè la lettura di libri pii, e si mostrava trascurata perfino nella frequenza della Chiesa, e molto meno poi si sottometteva a penitenze corporali o addirittura ad una vita rigidamente claustrale, come aveva fatto la principessa Maria, figlia di Emma-nuele di Savoia, morta in Roma nel 1656.* Forse l’asceta che sedeva std trono pontificio si aspettava qualche cosa di simile anche da Cristina. Lo strano contegno della regina nelle questioni religiose derivava in parte dal suo principio che la virtù, per essere 1 * • Con i suoi modi artifiziosi et humili ha preso talmente l'animo del P&P&, che se ne è fatta padrona ». Relazione di T. Suidoni del 25 dicembre ***55. Archivio di Stato in Modena. * Vedi Pallavicino I 379 ss., che è molto bene informato, poiché vide *P«*»o il papa e anche Cristina. Sulla conversione del conte Palatino von Sulzbaeh v*di KrEzi-ER VII 34; Mentz II 206; Kolde. Beitrdge zur bayrischen Kirchen- VI 133 8. Cor. il * Breve a Cristiano Augusto del 6 ottobre 1657. E pini. V, Archivio segreto p o n t i fi ci o . Nel 1660 divenne cattolico Jaehe Gustavo Adolfo di Baden, figlioccio del re di Svezia (Wbech, Badische 354). * Cfr. Telluccini, La traslazione delle salme di due Principesse di Savoia chiesa dei SS. XII Apostoli in Misceli, di star. Hai. 3 serie XII (1911). p«tor. Storia dei Papi. XIV. 23