La famiglia Altieri. ebbe per non ultimo motivo l’ingerenza priva di ritegno del potere civile, della quale a ragione si lagnò amaramente il cardinale d’Assia nella sua relazione all’imperatore Leopoldo.1 In conclusione, però, non erano stati allatto i rappresentanti delle grandi potenze a decidere. Se, tuttavia, l’ambasciatore spagnuolo Astorga sostenne, che il nuovo papa doveva la sua elevazione agli Spaglinoli, ciò era altrettanto inesatto quanto l’assicurazione dell’inviato francese Chaulnes, che solo Luigi XIV aveva ottenuto la nomimi. 11 vero vincitore era stato Flavio Chigi: subito, lo stesso giorno 29 aprile, il suo congiunto cardinale Paluzzi fu dichiarato Cardinal nepote del papa ottantenne.2 Emilio Altieri, di antica famiglia patrizia romana,3 ebbe un ottimo padre. Un contemporaneo descrive il vecchio Lorenzo Altieri come un uomo di spirito vivace e di aspetto maestoso, ma di modestia grandissima, come appariva già dal suo sguardo, e distinto per purezza di costumi e grande pietà.4 Dal matrimonio di Loi'enzo con Vittoria Delfino, sorella di Gentile Delfino, vescovo di Camerino,5 nacquero parecchi figli: Giambattista, che nel 1643 divenne cardinale,« Girolamo, inviato dei Cavalieri di Malta a Roma, Marzio, cavaliere dell’Ordine di S. Giacomo, Francesco, ufficiale durante la guerra dei Trent’anni in Germania e nella guerra di Castro (f 1644), finalmente Emilio, nato il 13 luglio Li segreti di stato dei principi dell’Europa, Bologna 1(371. Di * manoscritti <'fr.: Firenze, Biblioteca Nazionale, Cl. VII, n. 886; Roma, Biblioteca Corsini, Cod. 45, F. 3, 4, 5, 8, 9; Biblioteca Vaticana, Barb. 4482, 4492, 4504, p. 198 ss., 5039. 1 « * Quorsnm tandem haec evadent, nemo facile dixerit; uteumque fiet, deploramium sane est, in hoc sacrosanctum pontificia« electionis negotium, quod cardinaliutn dumtaxat esse deberet, laicos sic intromitti, idque ad merae politices trutinam remitti, prorsus ut verendum sit, ne Deus tantam contra t'hristos suos iniuriam severe vindicet. * Relazione del 5 aprile 1670, A r -chivio di Stato in Vienna. 1 Diario del conclave, Barb. 4672, p. 268t>, Biblioteca Vaticana, Bildt, Conclave 223-225. Sull’Azzolini, che sostenne l’indipendenza dei cardinali dalle Potenze, osserva il De Bilijt (p. n): « Azzolini a perdu la bataille. mais ce sera toujours pour lui un titre d’honneur, d’avoir indiqui; la voie à suivre et preparé l’avènement daus la curie Romaine d’une politi que excluxi-vement dévouée aux intérets de l’Eglise ». * Vedi Bonanni II 722; AMayden, Famiglie Ronuine, ed. Beutini I 41 s; Sull’arma della famiglia, vedi Pasini Frassoni 45. * Carlo Cartari (* Memorie), che aveva conosciuto ancora bene Lorenzo Altieri, scrive: « Visse egli fino all’età molto senile, ma con spiriti vigorosi, maestoso nel portamento, accompagnato però da una modestia singolare che fino negli occhi gli lampeggiava, di altrettanto bella canitie nell’esterno ricoperto quanto di una candidezza di costumi, e di una rara pietà a meraviglia dotato, fortunato anche ne" figli ». Archivio Piccolomini in Orvieto. * Vedi Ugheli.i I 567. * Cfr. la presente Opera, voi. XIII 717.