Il nuovo nunzio N. Bargellini. 575 stampate.1 Da parte giansenistica si potè impunemente dichiarare nulla la proibizione della traduzione suddetta; in quanto, poi, al rituale del Pavillon esso venne l’anno seguente lodato pubblicamente da 29 vescovi.2 Circa questo tempo si era scelto a Roma come nuovo nunzio a Parigi l’assai capace Marescotti; ma il Lionne, per ragione dei suoi piani di pace, riuscì ad ottenere, invece di lui, l’insignificante Niccolò Bargellini, che nella sua ingenuità e timidezza non era affatto al livello degli scaltriti diplomatici francesi.3 Il Bargellini entrò in ufficio nell’aprile 1668.4 Sarebbe stato adesso primo compito del nuovo nunzio attuare, in esecuzione dei Brevi pontifìci, il procedimento giudiziario contro i quattro vescovi disobbedienti. Dopoché, poco dopo Pentecoste, arrivò l’arcivescovo di Tolosa, presidente del collegio dei giudici,5 il Bargellini si adoperò infatti ad eccitare il suo zelo, non troppo grande, per tale faccenda.6 I vescovi di Lodève e di Soissons, che si erano scusati, vennero sostituiti da due altri giudici7 e il re indotto a qualche minaccia contro i quattro.8 Ma il governo non faceva molto sul serio, perchè non desiderava suscitare nessun eccitamento nel paese.9 Ben presto esso non volle più 1 Gérin II 246, 291, 374. * [Varet] II 498 ss. Il Pavillon pensò di difendere il suo rituale in una pastorale pubblica (ivi 460-498). Egli tenne fermo costantemente al suo libro. Lettere sue in proposito del 1678 in E. Jovt, Leu archi ree du card. Alde-rano Cybo a Massa, nel Bullet. du Bibliophile 1919, 51. * Anche il Cauchie, che rileva le buone qualità del Bargellini, parla tuttavia della sua « incommensurable naìvetó » e « tendance à grossir les difflcultés ». (Reme d’hist. ecclés. 1902, 975). ♦ Gérin II 244 s.; Rapin III 446. 1 [Varet] I 299. • Ivi 295-298. ’ Ivi 14, II 106. Il vescovo di Lodève venne sostituito da quello di Glan-dève, quindi da quello di Séez, il vescovo di Soissons da quello di Evreux. * Bargellini a Rospigliosi in data 3 agosto 1668, Munciat. di Francia 137, Archivio segreto pontificio. • * [Il re] « subito mandò a chiamare l’arcidiacono di Tolosa e due altri vescovi de’ commissarii... e ordinò che si procedesse con ogni rigore e solli-citudine contro li quattro vescovi (Bargellini in data 8 giugno 1668, ivi. Cifre). I vescovi, * comunica il nunzio il 12 giugno, sono furiosi per il procedimento del re, che secondo i * dispacci del Bargellini del 15 e 19 giugno rimane fermo (Archivio segreto pontificio). • [Bargellini], Il Giansenismo estinto, in Dupix III 188: «Il vero desiderio di S. Mtt fu, che non si venisse alla condannatione dei quattro vescovi, per non far nascer disturbi nel regno ». Il Raske, il quale (Franzós. Gesch. Ili4 255) usò la relazione del Bargellini in un manoscritto del British Museurn di Londra, non si accorse, eh'essa era a stampa da un pezzo. Una * Relaziono senza nome di autore (Biblioteca Casanatense in Roma X, VI 24, f. 33) giudica, che passò tanto tempo prima che la commissione fosse riunita, i che si vedea chiaramente, che non si iacea da dovero, scoprendosi