TI papa sollecita aiuti per la salvezza ili Caudia. comandata da Francesco Morosini.1 Poco dopo ebbe luogo l’invio di un apposito agente, l’abate Airoldi, per ottenere aiuti per Creta dai principi italiani e tedeschi.® Secondo le notizie dell’Airoldi e dei nunzi il papa riferì il !» luglio in concistoro .sui risultati conseguiti smora.3 Disgraziatamente essi non erano proporzionati alle, angustie, in cui si trovavano i Veneziani, dopoché i Turchi nella primavera ilei 1 <>t>8 avevano cominciato l’attacco contro i due bastioni di Creta dal lato del mare. 1 Il governo di Madrid aveva promesso 50.000 scudi e l’invio delle sue galere di Napoli e di Sicilia, possibilmente anche di quelle di Catalogna, ma esso tardò ad eseguire la sua promessa fino all’autunno. Lo stesso avvenne per le dodici compagnie promesse da Genova. La Toscana inviò 400 fanti. Il duca di Savoia concesse due reggimenti; un maresciallo al servizio savoiardo, Guiron Francois de Ville, ebbe facoltà di assumere il comando supremo delle truppe ausiliarie veneziane per Creta con il consenso del duca. I governi di Parma, Modena e Lucca promisero materiale di guerra.5 Somme notevoli contribuirono coi propri mezzi i cardinali Barberini e Rospigliosi.6 L’imperatore, a cui il papa 7 e il nunzio Pignatelli fecero le rimostranze più energiche, promise un corpo ausiliare di 3000 uomini, il cui apprestamento, però, procedette lentissimamente, come era solito a Vienna.8 Dai principi protestanti tedeschi dell'impero nulla si ottenne per la causa comune della cristianità. Fra quelli cattolici si distinsero i duchi di Braunschweig e di Ltineburg, il cui zelo era stato stimolato dal papa con favori. Essi posero a disposizione 3300 uomini delle loro truppe migliori, che erano destinate, sotto il comando supremo di un capitano sperimentato, il conte Iosias von Waldeck, a confermare nell’isola lontana la fama della bravura tedesca. I principi ecclesiastici di Colonia, Paderbom, Treviri e Salisburgo fornirono polvere. I Cavalieri teutonici dettero 100 uomini. Fallirono disgraziatamente le trattative col duca di Baviera. Anche le grandi promesse del duca Carlo di Lorena, a cui in Roma si connettevano 1 Vedi * .Irrito del 30 maggio 1668, Archivio segreto pontificio. Cfr. Guglielmotti 315 a.; Bigge. Guerra 32 ss.; le relazioni del Rospigliosi nella rivista 11 Muratori I. Roma 1892, 123 8., 181 s., II 167 ss. s Vedi i * Brevi al cardinale Harrach, a numerosi vescovi e principi tedeschi del 2 giugno 1668. E pisi. I, loc. cit. Per l'aiuto a Venezia Clemente IX aveva diretto già prima * Brevi il 21 gennaio 1668 a Genova, al cardinale Thun e al duca di Baviera, il 3 marzo 1668 al Gran Maestro deU’Ordine teutonico. Ivi. * Vedi * Acta consist., loc. cit. Biblioteca Vaticana. 4 Vedi Bigce 44 ss. * Cfr. ZlNKEISEN IV 967 8.; Terlimdkx 84 ss. * Vedi Grimani in Bkkchet II 352, 353. 7 Vedi il * Breve del 31 marzo 1668, Epirt. I, loc. cit. * Levi\’»ojì, XuntùiturherkhU l 812.