362 Alessandro VII (1655-1667). Capitolo II. Raffaello, Tiziano Correggio, Paolo Veronese, Rubens e altri glandi maestri.1 Il suo palazzo alla Lungara costituiva così un vero museo ili sculture, quadri ed altre opere d’arte. Alle sedute all’accademia da lei fondata nel gennaio 1656.2 convenivano gli spiriti più eletti di Roma ed anche, d’altronde, dotti artisti e musici frequentavano la principessa, dotta essa pure e di raffinato sentimento artistico. Nei suoi splendidi ricevimenti si alternavano le rappresentazioni poetiche e musicali. Tutti coloro, cheli frequentavano, ammiravano la sua straordinaria memoria, la vivacità del suo spirito, la franchezza e la sicurezza delle sue risposte e la sua conversazione che. nonostante alcune bizzarrie, era così feconda e geniale. I rapporti della regina col colto Alessandro VII ridivennero alla fine ottimi. Quando il suo palazzo fu completamente assestato, il Papa le fece per la prima volta una visita il 19 marzo 1663. Egli visitò da prima la sua magnifica pinacoteca, poi i meravigliosi * Cfr. 0. Granberg, Kristinas Tafvelgaleri, Stoccolma 1896 e La galena dea tubleaux de In reine Christine de Suède ayant appartenu aupa a va ut a l'h m pereur Uodolphe II, plus tard aux Duca d'Orléans, Stoccolma 1897. Cfr. Wubzbach nella Kunstchronik 1896-97, 490; Ancel nelle Mèi. d'archéol. XXV (190>> 223 ss.; Bildt, Swenska Minnen 104 s., e Queen Christinas pictures, in Siti'« teenth Century, dicembre 1901; BÒttiger, Svenska Slalen Samling oj tajda tapeten, Stoccolma, 1895 s. * Gli statuti dell’Accademia presso Claretta 366 ss., il quale a pag. 46 come giorno di fondazione indica il 29 gennaio 1656; senonchè la prima sediiu ebbe luogo già il 24 geunaio; vedi le * annotazioni di G. Pelachi nel Vat. 8414. Biblioteca Vaticana. Cfr. anche l’*lw«»o del 28 gennaio 1 Archivio segreto pontificio.* Relazione 3ulle sedute posteriori dell’Accademia neU’Ottoò. 1744 dalla quale è da rilevarsi quanto segue: « Dominio* 11 di novembre 1674 fu la prima Academia publica degli Academi*'i reali nel Palazzo della Regina », nella quale parlarono: Mona. Suarez, N. Maria P*l-lavicini, Ant. Cottone. Presenti 18 cardinali e molti prelati e nobiltà. - Sdicni bre 1674. Parlarono: Angelo della Noce, arcivescovo di Rossano, P. Cattaui" (Cfr. Steinhuber II 16), P. Vieira. Presenti 22 cardinali. - 1675 geunaio * Oratori: Xic. Maria Pallavicini S. I., Lud. Casale in difesa di Platone e Stefano Pignatelli in difesa di Aristotele. Present i 23 cardinali. - 1675 febbiaio 5. Ora tori: L. Casale, Frane. Cauteli e Giov. Alf. Borelli sopra le triremi degli antichi-Presenti 14 cardinali. - 1675 febbraio 25. Discorsi sull’astrologia: N. M. Pali-1 vicini, Pr. Carneii, Suarez, arcivescovo di Rossano. P. Cattaneo, G. A. Borelli. L. Casale, Cottone. Conclusione del P. Pallavicino. Piesenti 22 cardinali-1675 aprile 24. Oratori: Borelli, Cottone e Pallavicini. - 1675 novembre 1' Oratori: Stefano Pignatelli, Alb. Gradini in favore di Seevola, rarcivescoro di Rossano contro Seevola. Presenti 14 cardinali. - 1675 dicembre 16. Oratori: Silv. Mauri S. I., Avvocato G. B. de Luca. Presenti 12 cardinali (B 1 • b 1 i o t e c a Vaticana). L’errore di Ranke il quale (III 67, trasf«*1’" ' la fondazione dell'Accademia all’anno 1680, venne già corretto da E. Metks (Oto drottning Kristinas literàra verksamket in Italien, in Samlaren Tidtkn’'' 1884, Stoccolma 1885-86), Meyer osserva (ivi 88) che Ranke sbaglia Pur' quando dice che l'Accademia aveva uno scopo politico. Intorno alTAccadeiu1-* Cfr. Zaccagnini nella Riv. Abruzzese XIV (1899) 7.