La lettera dei quattro vescovi è conosciuta iu Francia. 577 dietro, ma deve « sonar la tromba » per ottenere udienza, e così trova sempre il re già prevenuto. Si tengono riunioni presso il cardinale Retz in presenza del vescovo di Autun e dell’abate Le Tellier, il figlio del ministro. Si studia colà un compromesso nella faccenda dei quattro vescovi. Il papa fece rispondere a questi lamenti esprimendo il suo profondo rammarico. Che il nunzio facesse capire al re1 ed al ministro,2 che la nuova setta era un pericolo non solo per la religione, ma anche per lo Stato; data la sua potenza e grandezza attuale, il re poteva e doveva soffocare l’idea prima che fosse divenuta invincibile.3 Occorreva specialmente una vigilanza estrema riguardo alla nomina dei vescovi.4 Frattanto nel giugno 1668 venne a conoscienza del pubblico la lettera totalmente ribelle dei quattro vescovi, in data 25 aprile 1668. Su premure del Bargellini l’Annat, in vero, fece presente al re, che questa lettera si dirigeva non solo contro la Santa Sede, ma anche contro l’autorità dello Stato e conteneva dottrine erronee,8 e Luigi XIV parve entrare in quest’ordine d’idee.® Ma, allorché la lettera fu nota anche a Roma,7 si fu costretti quivi a rendersi conto, che con il procedimento giudiziario contro i quattro non si concluderebbe nulla, e che un cambiamento nell’istruzione data al nunzio era necessario. Il 13 luglio la Congregazione cardinalizia per il giansenismo decise che il nunzio dovesse bensì insistere sull’esecuzione del Breve contro i quattro; ma, ove essi fossero stati pronti a sottoscrivere senza sotterfugi, la Congregazione non voleva che fossero obbligati ad un’altra ritrattazione.8 Subito il giorno dopo venne 1 * Al Bargellini in data 16 giugno 1668, .Vumiat. di Francia 137 f. 38, Cifre al Nuntio, Archivio segreto pontificio. * * Al Bargellini iu data 9 luglio 1668, ivi. * « * Per hora che 8. Mtt è si gloriosa e potente, può e deve estinguere quest’Hidra prima ch’ella cresca a segno d’essere insuperabile », 16 giugno 1668, ivi. 4 « * Se veramente S. Mtó preme in estinguere il veleno di questa setta, è necessario somma vigilanza neU’elettione di soggetti per le chiese », 12 luglio 1668, ivi. ‘ * Bargellini in data 19 e 29 giugno 1668, ivi. * * Lo stesso in data 12 e 15 giugno 1668, ivi. ’ Inviata dal nunzio * in data 12 giugno 1668, ivi. * * Omnee dixerunt: quod N'untius instet prò executione Brevis. Secreto vero moneatur, quotisi episcopi velint subscribere pure et simpliciter, mens S. Congregationis est, ut non compellantur episcopi ad aliam retractationem. Nuntius procuret evitare epistolam omnium episcoporum. quod vero ad epi-stolam seribendam per quattuor, non exigat, sed mittentur N'untio forniulae, quibus uti debent, quando scribent SS. Pontifici. Sed non communicet, nisi opportune et quando subscriptio fuerit secuta pure et simpliciter »(Biblioteca Angelica in Roma S. 3, 1, p. 139, da un codice del S. Uffizio « Iansenio et formulario »). La commissione era composta dei cardinali Ginetti, Pastor, Storia dei papi. XIV. 37