54 Innocenzo X. 1644—1655. Capitolo II. alle più gravi rappresaglie; ma Cornaro invitò alla moderazione1 e il papa rimise l’affare ad una speciale congregazione. Mazzarino, ritornato trionfante a Parigi il 3 febbraio 1653, divenne più potente che mai.2 Con ciò il destino di Retz era deciso. L’episcopato francese, che aveva levata la sua voce a protezione dell’immunità ecclesiastica, ricevette alle sue rimostranze una risposta del tutto formale e generica. Anche il nunzio, che finalmente il 3 e il 4 marzo ottenne udienza presso i reali, non raggiunse nulla.3 Domenico Marini, arcivescovo di Avignone, mandato dal papa come nunzio straordinario, non ebbe accesso a corte.4 Mazzarino per sua giustificazione si richiamò ad anteriori arresti di cardinali, come Balue e Klesl. La {proposta del nunzio di mandare Retz a Roma, per farvi esaminare la sua colpa dal papa, venne respinta dal Mazzarino con la motivazione che Retz avrebbe di là continuata la sua agitazione mediante la sua abile penna.5 Quando nel luglio il prigioniero dichiarò di voler dare ostaggi fino al suo arrivo in Roma, Mazzarino venne fuori con una nuova pretesa: che Retz cioè dovesse rinunciare alla sua nomina a coadiutore col diritto di successione nell’arcivescovado di Parigi. Retz rifiutò risolutamente, dichiarando di voler piuttosto rimanere altri 10 anni in carcere e morirvi dentro.® Frattanto i giansenisti si erano dichiarati per il cardinale prigioniero, ciò che indusse il Mazzarino ad intervenire con tutta energia in favore della bolla papale del 31 maggio 1652 che condannava le cinque proposizioni di Giansenio. 11 papa espresse perciò la sua soddisfazione in un concistoro del 22 settembre, ma non lasciò tuttavia cadere la vertenza del cardinale arrestato, poiché qui si trattava di un diritto inalienabile della Santa Sede.7 Il 24 settembre il nunzio di Parigi venne incaricato di fare al re delle rimostranze sullo scandalo e sull’ingiustizia di tener rinchiuso così a lungo un cardinale in un malsano carcere sotterraneo; il prigioniero non era nemmeno stato citato in giudizio; la promessa richiesta al papa che Retz, in caso della sua assoluzione, non tornerebbe più * Vedi De Rossi, * Istoria, Vat. 8873, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi Don aver. II card. Mazzarino, Genova 1884, ove a p. 274 sta la relazione dell’ambasciatore genovese sul ritorno di Mazzarino. 3 Vedi le * Relazione di Bagno del 30 gennaio 28 febbraio e 5 marzo 1653 in * Ristretto ecc., Archivio segreto pontificio. 4 Vedi le * Relazioni di Bagno del 4 aprile e 30 inaggio 1653. loc. cit. I * Brevi del 10 febbraio 1653 per il re, la regina Anna e Mazzarino che dovevano venir consegnati dall’arcivescovo, in Epist. IX, Archivio segreto pontificio. 5 Vedi le * lettere di Bagno del 9 e 16 maggio 1653, loc. cit. 5 Vedi le ‘lettere di Bagno dell’11 luglio 1653, ivi. ’ Vedi Gérin I 32.