Cristina protettrice delle arti e delle scienze. 361 malico Vitale Giordani, agli studi dei quali essa prese vivace parto come a quelli del suo consigliere in cose di biblioteca, Luca llol- stenio.1 L’opera del matematico e medico Giovanni Alfonso Borelli «alla meccanica dei movimenti animali, la quale raggiunse tanta importanza per lo sviluppo della fisiologia, venne fatta stampare a sue spese.2 Secondo l’usanza dei tempi essa si occupò anche ze-I.intérnente di alchimia e astrologia.3 Degli artisti apprezzava sovra tutti Bernini.4 Il suo interesse per le cose antiche giunse al punto, che essa stessa fece fare degli scavi presso la tomba di Cecilia Metella.5 La regina possedeva un certo numero di eccellenti sculture antiche; così accanto al noto gruppo detto « di San Ildefonso », la statua di un dio del sonno che cammina, verosimilmente secondo un’opera di Prassitele, una meravigliosa ripetizione dell’atleta di Policleto che si stringe intorno ai capelli la benda della vittoria, e ancora altre preziose statue, busti e rilievi che si trovano ora a Madrid.5 Colla biblioteca e la collezione di statue della regina, gareggiava la galleria di quadri, la cui parte fondamentale derivava dalla raccolta d’arte di Rodolfo II. Vi si potevano ammirare opere di Stevenson, Cod. graeci Surc. Romae 1888; Carini Arch. stor.Rorn. XVI 5058»., XVII 197 ss.; Mèi. d'arch. XVII 285 ss.; XVIII 525 »s., XIX 85 ss.; l>ORBz, nella Rev. des biblioth. II (1892) 129 8».; H. Wieselgren, Drottning fi'utinas biblioiek, Stoccolma 1901; Bildt, Svenska Minnen 119 s.; Elton, 1 Pristina of Sic eden and her books, in Bibliographica, Londra 1896. La biblioteca e i manoscritti del Grozio vennero comperati dalla sua vedova; vedi ffwf polit. Blätter CLIV 163». * Vedi Tibaboschi Vili 26 s.; A. Stern, Beiträge zur Literaturgesch. ¡‘1 xvi e xvn secolo, nel Taschenbuch di Raumer 1893. Cfr. Masi, Cristina di fiueeia e la sua corte, nella Rassegna Naz. CIX. Sugli « Avvertimenti di cavai ra,t > (Pesaro 1661) compilati dallo «scudiere e cavalle!izzo» di Cristina, Almerico Emilii, vedi la pubblicazione di nozze stampata in soli settanta esemplari di G Vanzolini: La briglia d'oro di A. Emilii, Forlì 1894. Su Giordani, vedi Biogr. XVII 403. * I. Pagel, Gesch. der Medizin I, Berlino 1898, Cfr. 241. 257. ’ Vedi Bildt, Christine 131, 388 e Svenska Minnen 161 sa. 180. Mabillon Medicò la sua opera nulla liturgia gallicana; vedi nUt.-Polit. Blatter CVI 1890) 165. Intorno al marchese Massimiliano Palombara. noto a Cristina, il Suale pure cercava la « pietra filosofale » per fabbricare l’oro, e la fua porta ‘r*a£ica, che ora si trova nel giardino di Piazza Vittorio Emanuele in Roma, T*di Nuova Antologia XLIII (1895) 527 s„ e Suppl. alla Allg. Zeitung 1895, »• 141. 4 Vedi Gracert II 182, 210; Fraschetti 276. Sui pittori della regina ' *r- Bildt in Nineteenth Century LVI (1904) 990 i. 4 Una relativa * relazione, purtroppo senza data, vidi nell’Archivio Az-•«Uoi ad Empoli Vecchio, che nel 1927 venne comprato dal Governo sverleit-, l**rlArchivio Reale di Stoccolma. * Vedi Hübner, Die antiken Bildwerke in Madrid, Berlino 1862 e Deutsche f:'“l