La famiglia Pamfili. 21 sesso del Laterano. Come d’uso si erano eretti numerosi archi di trionfo, adorni di pompose iscrizioni, pitture e statue; particolarmente ammirato anche dal papa stesso fu un arco di trionfo sul Campidoglio eseguito sul disegno dell’architetto Carlo Rainaldi. Dall’arco di Tito fino al Colosseo gh ebrei avevano esposto 60 tappeti con sentenze tolte dal Vecchio Testamento.1 Giambattista Pamfili derivava da un’antica prosapia dell’incantevole città montana di Gubbio.2 Un ramo della famigha era venuto a Roma nell’ultimo quarto del secolo xv. Camillo Pamfili, il cui fratello Girolamo era diventato cardinale sotto Clemente Vili, sposò Maria Flaminia del Bufalo. Da questo matrimonio vennero quattro figli: Pamfilio, Giambattista, Angelo Benedetto, Alessandro e due sorelle: Prudenzia ed Agata, che presero entrambe il velo. La casa della famigha che aveva per stemma una colomba col ramoscello d’olivo nel becco e tre gigli d’oro sopra,3 sorgeva in piazza Navona, non lungi dal Pasquino. Qui nacque il 7 maggio 1574 Giambattista Pamfili e venne battezzato tre giorni dopo nella chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Damaso.4 Lo zio Girolamo simile» (Fr. Mantovani il 5 ottobre 1644, Archivio di Stato in Modena). 1 Cancellieri, Possessi 208 ss., 248 s., 251 s., 255 s. Alle relazioni qui citate si aggiunga ancora l’ * Avviso del 26 novembre 1644, Archivio segreto pontificio. Descrizione del possesso anche in Evelyn, Diary 118 s. * Sulla famiglia e sulla vita antecedente di Innocenzo X confronta oltre le relazioni degli ambasciatori veneziani in Berciiet, Homa II 50 ss., 67 ss.: A. Tatjrelli, De novissima electione Innocentii X, Bononiae 1644; F. F. Mancini, Compendio della vita di P. Innocenzo X s. 1. nè a. (esemplare nella Biblioteca Casanatense in Roma); N. A. Caferrius, Synthema vetustatis sive flore* Higtoriarum, Romae 1667; Ciaconius IV 570 s.; Ameyden. ed. Bertini II 124 ss. Su Bagatta, Vita di Innocenzo X (in Platina-Panvinio, Vite, ed. Venezia 1730, II), vedi Mazztjchelli III 63; circa la sua correzione riguardante il nome della madre del papa, Lettere di Michele Giustiniani, Roma 1675, 7; Spicil. Vat. I, Roma 1890, 116 s. (ha molti buoni dati dai ms. vaticani); Ciampi, Innocenzo X 14 s. Al giudizio che Zwiedineck-Sudenhorst nella Hist. Zeitschr. LII 181 ss.) e Ehrle (Spada 2 n. 5) diedero dei difetti e dei pregi della biografìa di papa Pamfili, scritta dal Ciampi, bisogna aggiungere ancora qualche cosa. Ciampi non ha sfruttato che in forma molto insufficiente il materiale romano; dall’ Archivio segreto pontificio egli non porta niente, dalle altre collezioni di manoscritti in genere solo cose secondarie; 1’Archivio Doria-Pamfili, del quale in primo luogo si sarebbe dovuto tener conto, gli rimase precluso. La sorella di Innocenzo X, Prudenzia, mori il 25 aprile 1650 in S. Marta. Alaleone la dice « femina maximi spiritus et incomparabilis prudentiae et pietatis et erga omnes benevolissima » (* Diarium, Biblioteca Vaticana). 3 Pasini Frassoni, Armorial des Papes, Rome 1906, 43 s. * * Registro battesimale in Archivio di S. Lorenzo in Damaso I 177, in copia nell’ Archivio Doria-Pamfili 93-46.