562 Clemente IX (1667-1660). Capitolo II. perchè, essendo vacanti molti vescovati, si erano forniate comi: zioni di cose così pericolose, che si temeva uno scisma.1 La rivoluzione in Portogallo e la conclusione della pace coll.* Spagna furono un colpo grave per Luigi XIV, il quale per me* > della moglie di Alfonso VI, Maria Francesca di Savoia, aveva tenuto il Portogallo a rimorchio della sua polit ica. Il re di Frain concepì immediatamente il piano di sposare Maria Francesca cu Pedro II; per le dispense necessarie, però, si doveva metter ■ parte completamente il papa.2 Su consiglio di Luigi la regina m si rivolse a Roma, ma al capitolo della cattedrale di Lisboi . colla preghiera di dichiarare nullo il di lei matrimonio, perche mai consumato. Dopoché il 28 aprile lt»68 fu pronunciato un gin dizio favorevole su questo punto, rimaneva pur sempre l’impedi mento « delPonestà pubblica», per il quale nessuno può spo'i la moglie del fratello, e da cui poteva dispensare il papa soltanto. Ma Luigi XIV seguitava a voler eliminare la Santa Sede. Lo zi della regina, il cardinale Vendòme, inviato dal papa come legai' in Francia per il battesimo del Delfino, fu tanto debole da impar tire la dispensa, sorpassando i stioi poteri. Ebbe quindi luogo il matrimonio. Poco dopo, tuttavia, la regina sentì inquietudin-sulla validità della dispensa; essa quindi mandò a Poma il su > confessore al quale, però, Luigi XIV ostacolò il viaggio in ogi> modo possibile. Il re di Francia non voleva consentire al pap l’esame del giudizio di Lisbona, e minacciava, per il caso che Cl< mente non si sottomettesse alla sua volontà, un attacco dal punt di vista gallicano alla trattazione in generale di affari matrimo niali dei sovrani da parte del papa.® Ma Clemente IX non si lasciò sviare dal suo proposito; egli tenne fermo a che tutti gli atti fossero presentati ed esaminati da una Congregazione di cardinali, di cui fecero parte il Rospigliosi, l’Ottoboni e l’Azzolini, inoltre il rinomato canonista Fa-gnani. Più tardi furono aggiunti anche il Bona e il Brancati del-l’Inquisizione. La Congregazione decise che il Vendòme aveva sorpassato i suoi poteri. L’esame sulla validità del primo mi» tri-monio fu condotto accuratissimamente, osservando tutte le forni'1 giuridiche; la conclusione fu, ch’era stato nullo. Il papa confermò, dispensò in forza dei suoi pieni poteri apostolici dall’impedimento di onestà pubblica, e sanò il nuovo matrimonio.4 * l'ir, il memoriale di Cesare d'Estrées negli Annale* de St.-LouU X (19051 360 s. Vedi anche P. Coqukllr, li ut. du Portugal et de la tnaUon de lìragamt^, Parigi 1889. * Vedi Gériv II 251 ss. L'esposizione di Si hafer, Oetck. Portugal* I' 630. 634 8., V 160 s., è in parte errata. 1 Vedi CfèRiN II 295. * Vedi ‘.Inw del 5 gennaio 1669, Archivio di Stato di Vienna; lìÈnix li 296 sa., che ha roso indiscutibile la condotta perfettamente