Il congresso di Aquisgrana. 083 anche altri candidati per la nunziatura. Ma il papa non accondiscese alla richiesta, e allora Luigi dichiarò, che avrebbe trattato col Varese solo della pace. Così, infatti, egli fece, allorché il Varese giunse a Parigi nella primavera del 1676.1 Sebbene il luogo del congresso non fosse tuttora fissato, il papa tuttavia aveva destinato per esso il 5 ottobre 1675 un plenipotenziario, Fabio Guinigi, arcivescovo di Ravenna.® Allorché si stese l’istruzione per lui, si dovette anche decidere la questione, fino a che punto il rappresentante del papa al congresso dovesse aver facoltà di entrare in rapporto con eretici. Il cardinale Chigi, poi Alessandro VIT, nel congresso di Miinster si era attenuto in tale questione rigorosamente all’antica disciplina ecclesiastica,3 col risultato, però, che non aveva potuto influire adeguatamente sulle trattative. Al congresso di Aquisgrana al tempo di Clemente IX fu concesso al nunzio di Colonia Franciotti di allontanarsi alquanto dalla rigidità del Chigi. Il successore del Franciotti, Buonvisi, ebbe istruzione nell’ottobre 1671 da Clemente X di aver rapporti umani con i non cattolici e di non evitare senz’altro conversazioni private con inviati protestanti; la cortesia, infatti, il segno distintivo di un uomo civile, non essere incompatibile con il carattere di un inviato pontificio, che l’impiegherebbe con particolare utilità rispetti» a persone, le quab' si mostrano più accessibili a un trattamento mite, che ai forti stimoli della coscienza e della ragione.4 Al Guinigi, ora, si raccomandò una Ada di mezzo: egli doveva fare nei suoi rapporti una differenza tra cattolici ed eretici, giacché non avrebbe avuto senso trattare come fratelli nendei giurati della fede cattolica; d’altra parte non doveva neppure offendere con meschinità i protestanti, indisporre i cattolici e creare ostacoli allo scopo specifico del congresso. La prudenza doveva nei singoli casi regolare lo zelo; per il bene della pace europea si potevano fare certe concessioni, che, senza un motivo così forte, avrebbero suscitato scandalo.5 Il 15 febbraio 1 Vedi Gériv II 640 ss. L'istruzione per il Varese (vedi Lammkk, Zur Kirrhengenrh. 32) confuta l'asserzione del Morosini, fatta propria dal Ranke (III 111), di una snaturale partialità del cardinale Altieri per la corona cattolica >. ’ Vedi il * Breve a Luigi XIV del 5 ottobre 1675, loc. cit. f. 335. * Ofr. sopra p. 87 s. * Vedi Trenta I 2!*4. Ivi anche la relazione del Buonvisi sull'invito da lui fatto col permesso dell'Altieri degli inviati di Danimarca e del Palatinato renano ad un banchetto. cii> che fece grande impressione e indusse addirittura quello di Brandeburgo a brindare alla salute del papa in un banchetto dato dalla città. * Vedi Hiltf.braxdt in Quellen u. Forsch. XV 366 s., al quale è sfuggito, che un passo dell'istruzione era già stato stampato dal Lammkk (Zur Kit-chengench. 31 h.), e che ivi era analizzata particolareggiatamente tutta la istruzione.