Cromwell nell’Irlanda. 129 c ben lontano dal pensiero di voler ristabilire la pace con trattative ed alleanze coi cattolici irlandesi. Il 30 marzo 1649 egli assunse il comando supremo; ma non volle imbarcarsi, fino che non ottenne che fosse assicurato il necessario sostentamento delle sue truppe. In tal modo passarono alcuni mesi che il parlamento usufruì per avviare negoziati cogli Irlandesi, allo scopo di distorli dall’attaccare subito. Il lealista cattolico Winter venne inviato presso gii alleati e venne loro promessa la libertà religiosa, purché avessero rinnegato le « pretese » del papa d’ingerirsi in questioni politiche e messo a disposizione della repubblica un esercito di 10.000 uomini.1 Le proposte di un inviato dei cattolici dell’Ulster, l’abate cistercense Crelly, vennero almeno ascoltate; alla fine però il parlamento negò di concedere la tolleranza religiosa proposta per i cattolici irlandesi.2 Era dunque solo la spada che doveva decidere. Il 15 agosto 1694 Cromwell approdò a Dublino:3 il destino dell’Irlanda stava per compiersi. Poco prima i regi sotto Ormond avevano intrapresa una spedizione contro la capitale dell’Irlanda, ma nelle sue vicinanze, presso Rathmines, erano stati battuti dal generale del parlamento Iones.4 Ormond tuttavia non disperava. Per tener aperta la via verso Dublino rinforzò la guarnigione di Drogheda. Contro quest’infelice città si rovesciò dunque il primo colpo di Cromwell. Al terzo attacco le sue schiere si apersero un varco, promettendo di dar quartiere a quanti si fossero arresi.5 Ma quando si furono impadroniti della piazzaforte e gli avanzi della guarnigione si arrampicarono sulla collina dei mulini, Cromwell diede l’ordine di massacrare tutti. Ora la spada e la picca menarono gran strage nella fitta calca della guarnigione in fuga. Un migliaio ne cadde presso la chiesa di S. Pietro, 80 si rifugiarono nella torre della chiesa; vi venne appiccato il fuoco e 30 infelici perdettero la vita nelle fiamme, mentre gli altri, che si erano rifugiati sul tetto, trovarono colà una fine violenta. Specialmente i monaci ebbero tutti senza alcuna distinzione fracassato il cranio. Non risulta precisamente quanti cittadini siano caduti vittima della spada. Ancora il giorno seguente alcuni ufficiali sopravvissuti vennero trucidati a sangue freddo.6 Cromwell scusò questi orrori dicendo che tale rigore avrebbe spaventato altri dall’opporre resistenza e risparmiato cosi altro spargimento di sangue; essere questa carneficina anche un giudizio di Dio contro coloro che nell’anno 1641 avevano ucciso nell’Ulster 1 Lingard X 292; Gardiner I 92. 2 Gardiner I 92 s., 104. * Ivi 118. 4 Ivi 113 s. s Ivi 131. nota. 6 Ivi 131-137. Pastor, Storia dei Papi. XIV.