L’avarizia di Donna Olimpia Pam Ali 37 di Olimpia, si credeva che questi otterrebbe ora anche la Segreteria di Stato. Ma Innocenzo X non seppe separarsi dal Chigi; Ohmpia ottenne però che nelle udienze del Segretario di Stato fosse sempre presente anche Azzolini.1 Certo è che se Innocenzo fosse vissuto più a lungo, anche Chigi sarebbe caduto, perchè Olimpia non voleva condividere con nessuno la sua influenza. Innocenzo X finì egli stesso per sentire amaramente che era diventato strumento dell’avidità e della sete di dominio di una donna; ma come avrebbe potuto, a ottant’anni, tardo com’era a qualsiasi decisione, trovar la forza di spezzare gl’indegni ceppi che dovevano tanto danneggiare il prestigio della Santa Sede ? L’avarizia di Olimpia si dimostrò dopo la morte del papa (7 gennaio 1(555) in un modo ripugnante: essa, che doveva al defunto grandi somme di denaro,2 si rifiutò, come s’era rifiutato Camillo Pamfìli, di pagare il sohto sarcofago di legno e di bronzo, cosicché la salma, dopo l’esposizione in S. Pietro, dovette venir conservata per più giorni in un umido cantone della sagrestia e poi venir sepolta nel modo più semplice che si possa immaginare.3 « Grave ammonimento per i papi, dice il Cardinal Pallavicino, sulla gratitudine che possono attendersi da parenti, per i quah spesso hanno messo a repentaglio l’onore e la coscienza ».4 1647 Gaspare de Simeonibus e dal 1648 fino al 1653 Frane. Nerlius. Archivio segreto pontificio. 1 Vedi Pallavicino I 206 s. * Vedi Arch. Eom. IV 252 8., 259; ClAMri 337 ss., 344 ss. Cfr. * Avviso del 18 maggio 1647, Archivio segreto pontificio. 3 Vedi De Bossi, * Istoria, Val. 8873, Biblioteca Vaticana, e Pali, a vicino I 213; Gigli in Novaes X 60 e Cancellieri, Mercato 115 ‘Diario del Deone nel Cod. 93-46 dell’A r c li i v i o Doria-Pamfili in Eo in a. L’ambasciatore fiorentino Riccardi scrive al 13 gennaio 1655: ■ Il Papa non è ancora sotterrato, perchè non si trova chi voglia fare la spesa. D. Camillo dice di non bavere havuto niente da S» Bno e toccare di farlo alla Sig.a Donna Olimpia; et essa dice: che ella non è l’herede. E cosi Sa Bne se ne sta là in un canto, in una cassaccia.. » Il 30 gennaio 1655 lo stesso scrive: “ * Dopo la morte del Papa la Siga Donna Olimpia ha detto che ella resta più... mortificata del modo che tiene Maidalchini, essendo unito con i suoi nemici, che della morte del medesimo Papa e delle tante pasquinate e scritture uscite contro di lei. Che sebbene gli era stato innanzi detto che il card.le suo nipote era stato guadagnato dalli Spagnuoli e dai Fiorentini, non l’haveva inai creduto, se non quando l’ha visto». Il medesimo lo stesso giorno: 1 * [D. Olimpia]) si chiama malissimo sodisfatta del signor card.1® suo nipote che (come si scrisse) ella cacciò di casa e gli fece mettere !e sue masserizie in casa del signor principe Ludovisio; e intendo che in conclave egli continui a dir male della zia, come faceva di fuora ». Archivio di Stato in Firenze. ‘ Palla vicino loc. cit,, Sulla fine di Olimpia Pamfìli, vedi Ciampi in N. Antologia 1877.