108 Innocenzo X. 1644-1655. Capitolo III. avesse dovuto fare la concessione della comunione sotto ambedue le specie e del matrimonio degli ecclesiastici secondo l’uso greco. Nella lettera viene anche espressa la speranza che il principe di Danimarca e la regina di Svezia, « potentati di doti spirituali particolarissime» avrebbero compresa la futilità (ineptias) della dottrina protestante.1 Riguardo alla regina Cristina di Svezia la speranza si avverò, ma quando ne giunse la notizia a Roma, Innocenzo X giaceva già sul letto di morte. In Münster il 30 gennaio 1648 venne conclusa anche una pace fra la Spagna e i Paesi Bassi riuniti. Il trattato però infliggeva alla Chiesa cattolica in Olanda dei danni così gravi che il nunzio dovette anche qui presentare protesta in nome del papa.2 Gli Spa-gnuoli avevano tenute celate quasi del tutto le trattative al rappresentante della Santa Sede,3 poiché non avevano potuto raggiungere nulla di buono per la situazione religiosa. Infatti la Spagna tini col concedere la piena sovranità agli Stati generali sulle parti cedute del Brabante della Fiandra e del Limburgo, quasi tutte cattoliche, e nello stesso tempo per il suo proprio territorio concesse la tacita tolleranza del protestantesimo. Questa situazione venne sfruttata dagli Stati generali senza riguardo. Il trattato di Münster era appena firmato che il vescovo di Gand vide inondata la sua diocesi di predicanti protestanti, mentre nello stesso tempo l’Olanda rifiutava ogni accesso ai preti spagnuoli, anche se possedevano un passaporto in tutta regola.4 Nelle provincie nuovamente acquistate fin dal maggio 1648 era stato emanato dagli Stati generali l’ordine di asportare dalle chiese tutte le immagini, statue ed ogni altro ornamento; in Bois le Due vennero rubati tutti i beni ecclesiastici; espulsioni di sacerdoti e di religiosi era cosa di Ogni giorno. Tutte le rimostranze del governo spagnuolo riuscirono vane5 come fu vana la protesta contro l’ingiusta oppressione dei cattolici nella contea di Lingen. Il nunzio Chigi continuò tuttavia a premere in via diplomatica in favore dei cattolici olandesi;* ma venne raggiunto poco o nulla. Nel luglio del 1648 i predicanti olandesi raccolti in sinodo si sfogarono contro i pericoli che minacciavano da Roma e chiesero nuove misure contro i cattolici. Ma gli Stati generali dichiara- 1 L’originale della * lettera, in data, Rheiufels 1654 febbraio 16, in Barb. 3631, n. 64, Biblioteca Vaticana. 1 Questa protesta tenuta segreta per riguardo ai cattolici olandesi, già d’altronde assai oppressi, venne resa pubblica ora dal Brom (III 437 ss.) 3 Vedi Brom III 425. * Vedi IIubekt 113, 158. 5 Vedi Hubert 115; cfr. Brom III 439 ss. 6 Vedi Brom III 446 s., 451 s.