318 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo V. in Inghilterra. 1 Si sperava per ciò ancora all’ultimo momento, che venisse conclusa una pace fra la Spagna e l’Inghilterra ; 2 ma appunto da questa speranza, si prese di nuovo occasione in Spagna, per lavorare con minor zelo alla costruzione dell’Armada. È il nunzio pontifìcio a Madrid che dà tale informazione ; 3 il suo collega in Venezia riferisce poi, dietro un’opinione ivi molto diffusa, che la flotta spagnuola non si può misurare con quella inglese, che le navi sieno cattive, e l’equipaggio senza esperienza e disciplina militare. 4 L’inviato francese Pisany descriveva in ugual modo al papa le condizioni dell’Armada e dell’esercito di Filippo II: il re non intraprenderà alcun che contro l’Inghilterra, perchè non può intraprendere nulla. 5 Sisto V stesso si espresse con l’inviato di Venezia dicendo 6 che il re aveva preparato sì la sua Armada, che però era così lento nelle sue decisioni, che « noi non abbiamo alcun sentore, quando egli eseguirà i suoi disegni. Noi non vediamo neppure ciò che egli possa fare, poiché Elisabetta possiede 140 navi nel mare, essa riceve forti sussidi pecuniari dalla Danimarca e dalla Sassonia, si è fortificata, e lo ha potuto fare con tutta tranquillità. Al contrario il re ha perduto 20.000 uomini per il cattivo mantenimento e la cattiva amministrazione, ifoi non sappiamo ciò che accadrà. D’altra parte il re ha dalla sua parte la giustizia e la misericordia di Dio, e quindi, egli, il papa non perde la speranza. Con Pisany Sisto V si espresse nella maniera più aspra circa il re di Spagna.7 Quando era solo con il suo segretario, versava abbondanti lacrime, non appena pensava alla partenza dell’Armada. 8 Motivi da stare in timore ed in ansietà ve ne erano abbastanza. Filippo, secondo un computo d’allora9 aveva messo in- 1 Mocenigo l’8 aprile, Gritti il 7 maggio 1588 presso Brown n. 648, 660. 2 Gritti ibid. 3 Speciani il 18 gennaio 1588, presso Meter 285. 4 Matteucci l’il maggio 1588, ibid. 5 II 24 agosto 1587, presso Bremond 284. 6 Gritti il 12 marzo 1588, presso Bkown n. 640. 7 Pisany ad Enrico III il 13 aprile 1588, presso Bremond 286. 8 « Se l’armata del re Cattolico fosse uscita il settembre et ottobre passato, N. S. haveva certa fiducia, che dovesse ottenere vittoria. Hora è tanto disconfìdato di se stesso, che non si può indurre a credere, che habbia a sortire buon fine. Et ogni volta che si ricorda, che habbia ad uscire, non può tenere le làgrime, che li piovono largamente da gl’occhi. Et nel leggere la cifra de V. S., se bene la tiene per vanità, non si ha potuto contenere, che non pianga meco, et tanto dirottamenteche che ha indotto me ancora in piangere. Ma questo sia tra lei e me». Il segretario Giov. Andrea, Vescovo di Bertinoro, al nunzio spagnuolo Speciani. 1588 aprile 2, presso Brom-Hensen, Som. Bronnen, l’Aja 1922, 673, n. 856. 8 Brown n. 671. Del resto le indicazioni non corrispondono fra loro. Altre cifre presso Meyer 284 e Brosch VI, 608. Cfr. anche le relazioni estensi presso Ricci, Silingardi II, 39 s. 41.