146 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo III. l’inquisizione chiese ed ottenne ripetutamente l’estradizione di persone, che erano sospette per dottrine erronee. 1 Il tribunale avocò al suo foro l’esercizio della magia, 2 in base ad una costituzione di Sisto Y, del 5 gennaio 1586, che imponeva ai vescovi ed agli inquisitori di procedere con severità contro gli astrologi, ed altri indovini, come contro i fattucchieri, e rinnovava le pene stabilite contro costoro dai papi precedenti.3 Più volte l’inquisizione Romana fu richiesta del suo parere come ad esempio riguardo all’unione degli Hussiti. 4 Da decano dei cardinali dell’inquisizione Romana fungeva al principio del pontificato di Sisto Y, Iacopo Savelli. Allorché questi nel 1586 cominciò ad infermarsi, il papa fece dirigere i principali atti dal cardinale Santori, molto zelante in materia inquisitoriale, sebbene questi insistesse su l’osservanza del consueto corso degli affari, secondo il quale tali documenti dovevano essere inviati al più anziano di ruolo. 5 Savelli morì ai primi del 1 Così * riferisce Sporeno l’8 luglio 1589 intorno al desiderio dei cardinali dell’inquisizione Romana della consegna di un’eretica veneziana, la quale dalle carceri dell’inquisizione in Vicenza era fuggita in Tirolo ed ivi si trovava nel carcere del conte Wolkeustein in Castel Thun (Archivio dipartimentale in Innsbruck). Tra le carte del cardinal Santori nel Coti. lat. 8994 della Biblioteca nazionale in Parigi si trova un * Processo contro Franciscus Moriscus de civitate Cales Normandiae, il quale fu arrestato in Napoli e di là portato a Roma, e un * Processo contro Bertrandus de Santre dalla Lorena, il quale nel 1590 era stato arrestato in Novara. Cfr. pure Ardi. stor. Lomb. XXIX (1902) 122 e Scelta di cnrios. lett. CXCVIII, Bologna 1883, 192 s. 11 nunzio di Praga Visconti richiama il 2 ottobre 1589 l’attenzione del cardinal Montalto sul settario Francesco Pucci e consiglia di arrestarlo v. Sohweizkr, Nuntiaturberichte III, 65, ove manca un accenno alle comunicazioni di Friedrich intorno a Pucci nei Sitzungsber della Miinchner Akad. 18S0, 111 s. L’11 febbraio 1589 ricevette l’inquisizione in Bologna l’ordine da Roma di arrestare quale eretico : Alberto Schenk barone di Limburg e con lui il figliolo del duca di Sassonia ; v. Battistella 145. Ulteriori esempi presso Amabile I, 334 ss. e Rodocanìchj, La Ré/orme en Italie II. 421 s., 428. 2 Vedi la. lettera di G. Gritti del 18 ottobre 1586 presso Mutinelli I, 179. L’Agostiniano qui non nominato era Giov. Maria Pevezelli, teologo del cardinal Este ; v. * Avviso dell’11 ottobre 1586, Urb. 1054, Biblioteca Vaticana. Cfr. pure y. Pasto», Dekrete 44. Vedi inoltre M. Rosi, Le streghe di Triora in Liguria, Roma 1898. 3 Vedi Bull. Vili 646 s. Cfr. Hinschuts V, 695. 4 Vedi Schweizer, Nuntiaturberichte II, 119. La questione del patriarca Grimani di Aquileia (cfr. la presente opera. Voi. IX, 245, n. 5) fu da Sisto V nuovamente, affidata all’inquisizione (Santori, Autobiografia XIII, 167), la quale gli negò definitivamente il pallio e la porpora ; v. Carcereri, G. Gi imani, Roma 1907, 87. 5 Vedi Santori, Autobiografia XIII, 174. Intorno allo zelo di Santori cfr. pure la relazione negli Studi e docum. XXII, 191 s. Numerose * Lettere originali d’inquisitori locali italiani al cardinal Santori e ad altri relativi * Atti nel Cod. lat. 8994 della Biblioteca nazionale in Parigi. Intorno agli inquisitori locali cfr. Fra Cipriano LTberti O. Pr., Tavola delli