230 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo IV. Il cardinale Joyeuse, che ben sentiva, che una parte del discorso era rivolta contro di lui, si levò tosto, non appena il papa ebbe finito, ed a capo scoperto, chiese di poter fare alcune osservazioni per scusare il re cristianissimo. Sisto V gli impose di tacere. Ciò non ostante il cardinale voleva di nuovo prender la parola, ledendo con ciò il regolamento, poiché i cardinab nel concistoro devono parlare solo o in seguito ad un interrogatorio 0 col permesso del papa. Tale permesso Sisto V gbelo rifiutò imponendo di nuovo silenzio al cardinale. 1 Dopo questo penoso incidente furono nominati membri della congregazione, che doveva adunarsi sotto la presidenza di Santori, 1 cardinab Facchinetti, Lancellotti, Pinelb, e Mattei. 2 A Santori riuscì presto a piegare Joyeuse, a chiedere perdono al papa nel prossimo concistoro del 16 gennaio, 3 Per dimostrare anche pubblicamente il suo orrore per le violenze compiute da Enrico III, Sisto V sospese il disbrigo di tutti gb affari concistoriali riguardanti la Francia, fece sapere a Vivonne, che egli non doveva più intervenire alla cappella, e gb tolse le consuete udienze settimanali. 4 Tanto più spesso egli vedeva Olivares. Questi però trovava i sentimenti del papa contro il re di Francia ancor troppo tiepidi. Egb come Fibppo II aspettavano con ansia il momento per intervenire colle armi in Francia. Essi sostenevano per ciò in Roma le misure più severe. Ma il papa, che da un intervento vittorioso della Spagna, temeva fra l’altro i pericoli derivanti per l’Itaba e per la Santa Sede, non si lasciò spingere innanzi. Olivares gli fece notare in modo quanto possibile insistente che Enrico III trattava con Navarca, e che questi a Blois lo raccomanderebbe agli Stati come successore. Qualora Navarca, abiurasse la sua eresia, naturalmente solo in apparenza, ed il papa acccettasse l’abiura, allora egli, ambasciatore di Spagna doveva rammentargli che il suo re, come già gli aveva comunicato nel 1586, sarebbe deciso ad intervenire 1 11 testo del discorso di Sisto V è deturpato nelle stampe degli Acta consist. (858-861) ; così dovrebbe essere scritto cardinalis invece di cardinales in p. 850 r. 7 contando dal disotto ; idem r. 8 ; r. 9 cardinalem invece di cardinales. Erratamente è pure indicato nella stampa come giorno del Concistoro l’il gennaio; la data giusta (9 gennaio) negli * Acta consist. camer. XI, p. 107, Archivio Concitoriale del Vaticano, nella * Relación, spagnuola, nel Cod. 6423 p. 10-11 della Biblioteca di Stato in Vienna. Cfr. HÜbner II, 216 s. Una nuova stampa del discorso, ex vetustiori Ms. negli Anal, eccles. IV (1895) 465 s. 2 Vedi Santori, Autobiografia XIII, 184. 3 Vedi ibid. ; Acta consist. 861; *Diarium P. Alaleonis nel Barb. lat. 2814, p. 438h, Bibliotcea Vaticana; Ricci, Silingardi I, 103. 4 Vedi * Avviso del 18 gennaio 1589 (venerdì fu negata a Vivonne l’udienza) 1057 p. 24, Biblioteca Vaticana Cfr. Desjardins V, 30 ; Hüb-ner II, 221.