I capi banditi Valente e Malatesta. 65 severo editto di sicurezza.1 Esso fu causato dal fatto, che il capo brigante Giovanni Valente richiese per un mercante catturato, un riscatto di 10000 scudi.2 Il móstro che aveva commesso innumerevoli assassini, sin’ora era sfuggito a tutti i tentativi del cardinal Colonna di impadronirsi di lui. Finalmente egli cadde nelle mani delle truppe del vice-re di Napoli, che distrusse la sua banda. Il 24 dicembre 1585 fu vista la testa di questo « Ee degli assassini » esposta a ponte S. Angelo.3 Dei condottieri dei banditi restava ancora Lamberto Malatesta, la cui temerità fu superata solo dalla sua fortuna. Tutti gli sforzi del papa di impadronirsi di questo uomo pericolosissimo, durante il 1586, si dimostrarono vani ; non si riuscì dapprima a trovare il suo rifugio,4 ma al principio del 1587 finalmente si scoprì, che Malatesta aveva passato l’inverno su territorio toscano, ed ivi, come sotto Gregorio XIII ad Alfonso Piccolomini, gli veniva data la possibilità di munir le sue bande di tutto il necessario, cosicché nel miglior tempo dell’anno potevano taglieggiare il territorio pontificio. Il papa fu straordinariamente costernato da tale scoperta. Già al principio del 1586 aveva egli creduto, diètro gli esempi di severità dati sin’ora di aver dominato il brigantaggio;5 dove potè impossessarsi di tali malfattori, egli fece usare sempre la piti severa giustizia.6 Non pertanto dovette egli provare nel marzo di Roma, dichiara anche Pinto non risoluta (Sisto V e l’igiene in Roma, R. 1880, 23). È da menzionarsi che Sisto V protesse la pineta presso Ravenna; v. Boll, d’arte VII, 112. 1 * « Bando che nessuno possa andare senza fede di non esser bandito, che li padroni di procoii e masserie diano in nota tutti quelli che tengono nei lor casali, che non si facci polvere, archibuggi etc. Editti V, 57, p. 54, A r -chivio segreto pontificio. Cfr. * Avvisi del 5 e 9 novembre 1585, Urb. 1053, p. 474, 481b, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi * Avviso del 9 novembre 1585 loc. cit. 3 Vedi * Avviso del 25 dicembre 1585, Urb. 1053, p. 545, Biblioteca Vaticana. Galesinus presso Tempesti I, 268 s. ; Gualterius, * E-phemerides, Biblioteca Vittorio Emanuele in Roma. 1 Vedi Reichenberger, Nuntiaturberichte I, 259, 261, 294. 5 * E gode S. Bne, che con poco rigore usato nel principio del suo imperio habbia abassato l’orgoglio della città et frenate l’insolenze delle provincie, Roma con un asino in Trastevere, Bologna con la morte del conte Giovanni, l’Umbria col castigo simile in un solo, la Campagna con la decollatione di due preti con speranza in breve d’introdurre per questa via e pace e tranquillità in tutti gli altri luoghi del suo stato; et fatto questo usare con ognun poi gratie, benignità, humanità et clemenza quanto potrà. Avviso del 1° gennaio 1586, Urb. 1054, p. 1, Biblioteca Vaticana. 6 Vedi la * Relazione di Oliva del 23 agosto 1586 intorno all’esecuzione di 9 banditi. Archivio Gonzaga in Mantova. Erano questi forse quei banditi, che avevano nel mese precedente commesso i loro eccessi in Marta presso il lago di Vico ; v. * Avviso del 5 luglio 1586, Urb. 1054, p. 264, Biblioteca Vaticana. Due * Bandi contro i banditi, del 15 gennaio e 26 marzo 1586, negli Editti V, 57, pp. 55 e 143. Archivio segreto pontificio. Pastor, Storia dei Papi, X. 5