Inutili speranze della candidatura Madruzzo. 579 cano. Due giorni dopo poteva già venir proclamato il nuovo papa ; era questi il cardinale Facchinetti, col quale questa volta non si avverò il detto: chi entra papa in conclave, ne esce fuori cardinale. Secondo tutte le relazioni il cardinale Facchinetti, fin dalla prima votazione, che ebbe luogo il 28 ottobre nella cappella Paolina riportò 23 voti, mentre ne raccoglievano 10 Galli, 12 Paleotto, 12 Salviati, 14 Santori, Aldobrandini e Madruzzo solo 8.1 Una celere decisione era favorita da due circostanze: primo perchè gli spagnuoli facevano pressioni per un conclave corto,2 quindi per la rinunzia di Madruzzo ad una propria candidatura, egli si pronunciò al riguardo con precisione sia di fronte all’inviato di Spagna, come ai suoi amici, che invano cercarono di distoglier-nelo. Madruzzo disse a Facchinetti che egli spiegherebbe tutta la sua influenza per lui.3 Su l’ulteriore svolgimento ci dà autentiche notizie una relazione del cardinale Mendoza a Filippo II. Narra in essa Mendoza, come egli si fosse dapprima dato ogni premura per guadagnare Montalto per Madruzzo. Il Cardinal nepote non aderì a questo progetto, pure dietro le osservazioni di Mendoza si dichiarò pronto a votare per un candidato gradito a Filippo II, senza però designarlo con più precisione. La fine della lunga conversazione fu, che Montalto promise di far conoscere il giorno seguente una decisione definitiva. Lo stesso giorno Mendoza informava il cardinale Andrea di Austria, su l’impossibilità, di eleggere Madruzzo, poiché vi si opponevano puranche molti spagnuoli 4 e Montalto aveva espressamente dichiarato, di non potere eleggere il cardinale di Trento; pure quest’ultimo aveva fatto conoscere la sua disposizione, di dare i suoi voti ad uno dei cardinali accetti al re di Spagna. Il giorno seguente (23 ottobre) di buon mattino l’infermo 1 Vedi Conclavi 285. Molto meglio che la Relazione del conclave qui stampata è un’altra, che deriva da un conclavista del Cardinal F. Borromeo, e che IIerre (580 s.) utilizzò insieme alle Relazioni fiorentine, dietro una copia nella Bibl. in Dresda (Cod. F 131, pp. 302-308). Herre non ha potuto rintracciare nell’Archivio di Simancas le relazioni spagnuole. Questa lacuna è colmata però dall’importante * Relazione del Cardinal Mendoza a Filippo II, in data Roma 1591 novembre 8, da me scoperta nell’ Archivio del-l’Ambasciata spagnuola in Roma. Secondo l’informazione dell’inviato urbinate, Santori ebbe nel primo scrutinio 12, nel secondo solo un voto, Salviati nel primo 14, Aldobrandini 8, nel secondo uno, Rovere nel primo 5, nel secondo 2 voti. Urb. 1059, II, 587, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi la * Relazione di M. Minucci al duca di Modena, in data 1591 ottobre 30, Archivio di Stato in Modena. 3 Vedi la * Relazione del Cardinal Este al duca di Modena, in data 1591 novembre 2, ibid. 4 Gli italiani non volevano Madruzzo, « per non vedere un Papa tliedesco »; v. * Avviso del 2 novembre 1591, TJrb. 1059, II, 590, Biblioteca Vaticana.