586 Libro II - Capitolo III — Innocenzo IX (1591). Alle faccende di Germania il papa rivolse le sue cure anche con l’istituire di nuovo la Congregatio Germanica. Essa doveva raccogliersi una volta alla settimana, sotto la presidenza di Ma-druzzo, e le vennero assegnati i cardinali Laureo, Spinola, Gonzaga, Paravicini, e Borromeo. 1 Fu il riguardo alle condizioni della Germania che decise il papa ad abbassare le tasse della Dataria per gli « Ultramontani ».2 Sotto l’aspetto finanziario parve che Innocenzo IX volesse riprendere il sistema economico di Sisto Y. Egli dichiarò nel suo primo concistoro che occorreva che fossero sempre pronti in Castel S. Angelo sufficenti mezzi finanziari per il caso di bisogno o di possibili incidenti. * Ovunque insisteva il papa per una ordinata amministrazione finanziaria ed una possibile limitazione delle spese. J Lo spirito di parsimonia di Innocenzo IX si dimostrò anche nel suo primitivo atteggiamento circa le faccende francesi. Nei primi giorni del suo pontificato, si espresse ripetutamente, che la Santa Sede sarebbe finanziariamente rovinata, se venissero continuate le enormi spese del suo predecessore per l’esercito pontificio in Francia. 5 Tali espressioni dovettero sensibilmente diminuire le liete speranze che gli spagnuoli avevano ricongiunto alla vittoria da loro riportata in conclave. 6 Le truppe pontificie furono lasciate sì in Francia, ma ridotto il sussidio stabilito per esse. La Congregazione francese aveva proposto a tale scopo 68 mila scudi, ma il papa ne accordò solo 50 mila. 7 1 Vedi * Avviso del 6 novembre 1591, Urb. 1059, II, 597b, Biblioteca Vaticana, e Minucci presso Altan loc. cit. 2 Vedi * Avviso del 21 dicembre 1591, Urb. 1059, II, 703, Biblioteca Vaticana. Intorno alle cure d’Innocenzo IX per la conservazione del cattolicismo in Jülich-Cleve v. Schweizer III, 414 s. 3 Vedi Cicarella loc. cit. 4 Vedi gli * Avvisi del 9 novembre e 4 dicembre 1591 (esame dei conti da Sisto V in poi) TJrb. 1059, II, 602'1, Biblioteca Vaticana. 5 Trovai quest’importante notizia che conferma l’opinione di Herre (592), noli'*Avviso del 2 novembre 1591, Urb. 1059, IT, 590, Biblioteca Vaticana. 6 Mendoza chiude la sua * Relazione a Filippo II dell’8 novembre 1591 colle parole: Todo esto resulta en autoridad i reputación de V. M. i de que todo el mundo entienda el santissimo zelo con que trata este negocio porque conocen mui bien que todo quanto en el a succedido a sido orden de V. M. i hasta aora a sido lo que avernos jusgado por mas conveniente al servicio de Dios i de V. M. según que avernos podido alcafar i descubrir, seremos servido que lo mismo succeda en el discurso del Pontiñcado con mucho aumento i prosperidad de la Iglesia i gusto de V. M. i paz de sus estados, a quien Nro Señor conserve mui largos años con mucho aumento dellos i prosperos suces-sos. Archivio dell’Ambasciata di Spagna in Roma. Cfr. pure nelFAppcndice n. 98 la * Lettera di L. Madruzzo del 29 ottobre 1591, Archivio di Stato in Vienna. 7 Vedi L’Epinois, La ligue 514 s.; Herre 592. La supposizione che ivi si trova del richiamo di Landriano è errata; questa avvenne solo da parte di Clemente Vili; v. Biaudet 271.