294 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo V. protestanti non veniva in mente. Per maggiore sventura di chi professava il cattolicismo, proprio allora il compagno dei precedenti viaggi di Ballard, Antonio Tyrell, pur esso un allievo del seminario di Reims, era in mano del governo, poiché egli era stato arrestato a causa del suo sacerdozio. Alla notizia dell’arresto di Ballard quest’uomo malato di nervi uscì del tutto fuori di sé, e, per salvarsi faceva qualunque confessione, che si volesse da lui. Egli pretendeva essere stato presente quando Alien, il generale dei Gesuiti, e il papa stesso avevano raccomandato l’uccisione della regina. Più tardi egli smentì tutte queste notizie come pure menzogne 1 ma allora, e più o meno anche ai nostri tempi, fu creduto tutto. Elisabetta fece esprimere a Tyrell la sua soddisfazione per queste confessioni. 2 Quanto nebulosa e vuota fosse tutta la congiura, la regina di Inghilterra non lo avrà saputo ; ma la sua irritazione era salita al sommo specialmente per questo, perchè dei nobili del suo immediato contorno erano fra i complici di Babington. Essa avrebbe voluto speciali tormenti per il supplizio dei congiurati, ma Burghley le fece osservare, che se si applicava la legge alla lettera, la morte per alto tradimento poteva diventare così orrenda, che un rincrudimento sarebbe appena • possibile. Però già al secondo giorno delle esecuzioni, per riguardo al malcontento degli spettatori furono abbreviati i tormenti delle vittime, ciò che poi le notizie a stampa attribuirono alla mitezza di Elisabetta. 3 In mezzo a tale sentimento del popolo come della regina di Inghilterra, si poteva ora tentare l’atto di violenza, che Wal-singliam preparava da tanto tempo. Nell’eccitazione di quei giorni fu preparato il processo contro la regina di Scozia. Naturalmente non era così facile di provare la colpa di Maria. Nella casa di Babington non si era trovato niente della sua lettera; assai verosimilmente, egli l’abbruciò non molto dopo rice- carattere tipico del missionario cattolico in Inghilterra. Iohn Ballard... viveva da mondano e non esercitava le sue funzioni sacerdotali. Anthony Tyrell... era nella sua completa instabilità, un carattere, che presentava il vero opposto del missionario educato a un’inflessibile fermezza... Gilberto Gifford..., che si fece ordinare sacerdote, solo per poter meglio tjpdire i suoi correligionari cattolici..., non danneggia davvero il prestigio della missione, ma al più quello di coloro che lo sovvenivano. 1 Vedi sopra p. 284; Kervyn de Lettenhove I, 300 s. ; Btjtler in The Month CHI (1904) 225. Senza prova scrive Frere (244): Ballard the iesuit(!) who had originally obtained the papal sanction (!) for the deed etc. Porse Gilberto Gilford aveva tentato di immischiare il papa nella congiura ; egli indusse il conte di Westmoreland, di incaricare un certo Yardley, spia segreta, d’una ambasciata per Eoma. Kervyn de Lettenhove I, 218. 2 Kervyn de Lettenhove I, 303. 3 Ibid. 330 s. Pollen, Mary clxxxi s.