Contrasto di scopi nel papa ed in Filippo II. 311 ammiraglio Santa Cruz, giudicava 1 che per attaccare l’Inghilterra occorrevano 300 navi con 70.000 uomini e tre milioni in oro. In breve non vi fu più alcun dubbio che in realtà gli armamenti fossero diretti contro l’Inghilterra; dalla Spagna, e sotto la direzione di Farnese dalla Fiandra, doveva venir riversato su l’isola un esercito. Però a disperazione di statisti perspicaci, le preparazioni belliche prendevano un andamento straordinariamente lento. È veramente incredibile, scriveva l’inviato di Venezia a Madrid, come Filippo, in forza della sua lunga esperienza ed intelligenza possa reggere la enorme macchina statale senza consiglio di Stato, e per così dire, senza ministri: 2 giornalmente egh scrive parecchie pagine in foglio piene, e talvolta in un giorno due mila editti. 3 Ma la decisione del re, di voler credere e comprendere ogni cosa da sè, e di farsi presentare pur anche ogni dettagho era la causa dei continui ritardi.4 Inoltre non ostante tutti i preparativi bellici, quasi sino all’ ultimo momento, Fihppo II non rinunziò alla speranza di riuscire ad una conclusione di pace con Ehsabetta, e questa accettò le trattative : come sembra, lo faceva seriamente, poiché anch’ella temeva la superiore forza degli spa-gnuoli. 6 Nessuno manifestò così spesso e con tale forza il suo malcontento su la lentezza del re come Sisto V. Prima del Natale 1585, Fihppo II con sua grande gioia aveva in mano l’approvazione pontifìcia, con la quale gli venivano confermati o concessi di nuovo, per sette anni, tutti gh introiti della cosidetta bolla crociata. 6 Ma ora dopo questo grandioso dono, che importava annualmente 1.800.000 corone 7 il papa voleva vedere anche dei fatti da parte del re ; egh non cessava dal consigliare e dal far pressione, e spesso si lamentava amaramente che venisse sempre racconsolato con l’avvenire. Disse egh all’ambasciatore di Venezia, che i risultati di Drake erano stati da lui previsti, che re Fihppo farebbe me- 1 * Santa Cruz stimava necessarie 300 navi per la impresa d’Inghilterra et 70 m. fanti et tre millioni d’oro per hora. dritti il 14 giugno 1586. A r -chivio di Stato in Venezia. Cfr. Brown n. 364. Numero delle navi e dell’equipaggio alla rivista del 19 aprile 1588 ibid. n. 657. I numeri dopo la rivista del 9 e 14 maggio presso Tii,ton 24 s. In un parere del marzo 1588 Santa Cruz chiese 556 navigli, tra i quali 150 grande navi da guerra in un insieme di 77 250 tonnellate e 94 222 uomini (Duro presso Tilton 2). 2 Lippomano il 12 gennaio 1587, presso Brown n. 453. 3 Lippomano il 14 aprile 1587, ibid. n. 501. 4 Gradenigo il 10 gennaio 1586, ibid. n. 304. 6 Lingard Vili, 277 s. ; Brosch VI, 606 ; Kervyn de Lettenhove I, 344. Lippomano scrive ancora il 27 maggio 1588 di mandati amplissimi per Farnese, « per che possa concludere quando li deputati della Regina acconsen-tino alla libera restitutione di Holanda et Zelanda». Brown n. 670. 6 Gradenigo presso Brown n. 304, p. 130. 7 Ibid.