Politica finanziaria. 87 La riorganizzazione delle finanze intrapresa dal papa, basasi da un lato su i risparmi, dall’altro su un vasto sfruttamento dei cespiti di reddito, che offrivano gli uffici vendibili e i cosidetti Monti. Quanto ai risparmi, Sisto V cominciò con se stesso. La sua tavola, tutto il suo tenore di vita furono quanto mai semplici.1 Dal notiziario autografo di fra Felice, conservato nella biblioteca Chigi, si può conoscere quale criterio amministrativo fin d’allora gli fosse stato proprio. Questo sentimento egli lo mantenne anche da papa. Si narra, che anche allora la sua economia nel-l’appagare i propri bisogni andasse tant’oltre, che, invece di farsi un paio di scarpe nuove, faceva riparare le usate.2 Nella sua corte, furono soppressi diversi posti inutili, in altri diminuiti gli stipendii, in principio sospeso anche il sussidio ai collegi ecclesiastici.3 II numero delle truppe fu limitato al sommo, e particolarmente in tutti i rami del l’amministrazione statale fissata come regola la riduzione delle spese allo stretto bisogno.1 Sul loro uso fu tenuto il più severo controllo.6 I risparmi, la cui somma fu valutata 150.000 scudi annui, 6 bastarono intanto appena a coprire le spese, che importavano le imprese del papa per pubblica utilità, particolarmente le sue costruzioni. La progettata istituzione di un fondo di riserva era possibile solo con l’aprire altri cespiti di entrata. Trovar questi era ben difficile, poiché Sisto V, desiderava conservare intatta, l'antica fama dello Stato pontifìcio, essere i suoi abitanti aggra- uistrazione finanziaria di Sisto V. Cfr. Coppi, Finanze 5 ss., Ranke I8, 301 s., Hübner I, 341s., Brosch I, 278 s. e Baumgarten, Neue Kunde 31s. Vedi anche Martinori 5 s, 21s, intorno l’emissione di monete di rame in un valore inferiore a quello ufficiale. Intorno alle monete di Sisto V vedi ancora Sera-pini II, 71 s. Martinori dà (27 s.) una serie di ordinamenti monetarii. Ar-taud de Montor (V, 12) caratterizza bene le medaglie del papa. 1 Vedi sopra p. 44. 2 Vedi * Avviso del 9 settembre 1587, TJrb. 1055, p. 373, Biblioteca V aticana. 3 Vedi la * Relazione di Capilupi del 19 giugno 1585, Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. gli * Avvisi del 29 maggio e 15 giugno 1585, TJrb. 1053, pp. 229, 250t>, Biblioteca Vaticana. Sisto V rifiutò in parte i sussidi alle imprese orientali di Gregorio XIII ; v. Hoffmann, Missionsinstitut, 210. 4 Vedi Broscii I, 280. Cfr. sopra p. 44. Intorno alla prescritta restrizione delle festività nell’ anniversario dell’incoronazione (1586) v. Gulik-Lubel III, 54. La riduzione della « famiglia pontificia » è menzionata da Sporeno nella sua * Relazione del 22 marzo 1586, Archivio dipartimentale in Innsbruck. 5 Cfr. gli * Avvisi dell’11 maggio 1585 e del 26 febbraio 1586, TJrb. 1053, PP- 202, 1054, p. 73, Biblioteca Vaticana. 6 Così già nell’* Avviso del 29 maggio 1585, TJrb. 1053, Biblioteca ^ aticana. Più tardi Sisto V li valutò intorno a 146.000 scudi ; v. IK.bner I> 355.