528 Libro II - Capitolo I — Urbano VII (1590). Si comprese chiaramente, che gli spagnuoli respingevano i cinque candidati presentati da Montalto, solo perchè li ritenevano per amici deha Francia, che desideravano il mantenimento dell’indipendenza di questo regno. Per conseguenza molti cardinali aprirono gli occhi e quanto più il conclave si prolungava eccezionalmente per la caparbietà degli spagnuoli, si formava una tendenza ostile a Filippo II. Sorse, come dice Lelio Maretti, un partito francese fra i cardinali italiani, del quale al principio del conclave non c’era stato ancora alcun sentore.1 Capo dei cardinah antispa-gnuoli si fece Montalto, certamente più per motivi personali che reali. Anche presso altri cardinali furono decisive principalmente queste ragioni, ma in alcuni altri il proprio interesse per le scommesse fatte sull’esito della nomina del papa,2 cosicché ne risultò tale una concisione ed una divisione in partiti, come da due generazioni non si era più veduto.3 Nell’ardore delle passioni fin da principio, si era passato sopra alle severe prescrizioni, che vietavano ogni relazione col mondo esterno. Provvedimenti in proposito restarono vani; nella città si avevano sempre notizie precise su gli avvenimenti del conclave. 4 Mentre nel conclave regnava un assoluto labirinto ed un caos,5 Roma era minacciata dalla carestia e dai banditi che occupavano 1 * Appariva ogni dì più l’errore fatto da Spagna con la nominatione di sette et esclusione degl’altri non solo per la divisione, che partorì nel conclave et per l’ostinatione così gagliarda che ci introdusse, ma per haver suscitata una scola di cardinali Francesi negl’italiani senza che all’entrar del conclave ve ne fosse pensiero o almeno fondato disegno conoscendosi chiaro che l’esclusione di Salviati et Mondovì, Firenza, Verona et Aldobrandino non ha-veva altra ricoperta che Tesser giudicati questi cardinali amici di quel Regno et desiderosi, che si riunisse in un capo, in modo che li Spagnoli con questa scoperta unirno alli cinque molti deboli, vi fecero dichiarar molti dubii et apersero gl’occhi di molti cardinali a questo interesse, che senza questa occasione pochi ve ne sarebbono stati che ne havessero tenuto conto et in vero era cosa meravigliosa vedere in conclave il cardinal Sans (Pellevè) solo Francese tutto di Spagna et tanti cardinali Italiani affezionati a Franza senza capo e senza Re. Maretti, * Conclave p. 91, Biblioteca dei Serviti in Innsbruck. Cfr. ibid. 118. 2 Vedi ibid. 101; Herre 512. 3 Vedi la * Relazione di Brumano del 10 novembre 1590, Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. anche la lettera di F. Orsini presso Noi.hac, Bibliolhèque 445 s., e la Relazione estense presso Ricci II, 32. 4 Vedi * Avviso del 17 ottobre 1590, Urb. 1058, p. 531. Biblioteca Vaticana. Si tentò di far entrare di contrabando una notizia nel conclave, nella testa d’un pesce; v. Maretti, * Conclave p. 284, Biblioteca dei Serviti in Innsbruck. Cfr. pure J. P. Mùcantius presso Gatticus 340 s.; * Maretti loc. cit. 102; Hirn, II 408; Herre 494, 499. 5 Vedi * Avviso del 27 ottobre 1590, Urb. 1058, p. 550, Biblioteca Vaticana.