Sconsigliatezza dei congiurati. 291 si correva alcun vero pericolo, e nel frattempo si poteva venire a conoscenza di qualche cosa di nuovo su le loro trame segrete. I congiui’ati del resto nel frattempo dovettero essersi accorti dell’inutilità dei loro piani. Alcune settimane dopo la lettera di Maria, Ballard era tornato dal suo giro del nord ; egli aveva dovuto vedere che i cattolici erano ben lontani dal pensiero di una sollevazione. Quelli che dovrebbero essere i più ferventi, così egli si lamentò con Babington, sono i più tiepidi e qui pure si verifica che : più si è vecchi e più si è freddi; 1 a Gilberto Gif-ford egli disse che per l’impresa occorreva avere il consenso di Maria Stuarda stessa con la firma e il sigillo, altrimenti nessuno ascolterebbe, e tutto sarebbe inutile; alcuni avrebbero addirittura minacciato di denunziarlo.2 Quasi per chiudere a Ballard tutte le vie di uscita, egh ricevette ora anche l’ordine da Morgan 3 di non dare aha regina di Scozia alcuna informazione sui passi dei congiurati, onde non si procurasse la sua autorizzazione. Ballard era nel più grande imbarazzo, non poteva indietreggiare, perchè la cosa era già troppo avanzata, ma neppure andare avanti. Piangendo egli disse, che si era giuocato ogni stima, parecchie migliaia per colpa sua perirebbero, poiché nella fiducia su Men-doza e Paget, egh si era impegnato con molti.4 Ballard ora pensava di recarsi in Francia per prendere informazioni da Mendoza. Anche più significante per la completa stoltezza dei congiurati sono gh incarichi, che in questo stesso tempo Babington dette al traditore Gifford. Questi doveva recarsi nel continente ed ottenere da parte autoritativa risposta tranquillante ad alcune domande. Esse riguardavano la pronta volontà delle potenze straniere a portare aiuto, e le ricompense per i congiurati; in primo luogo però Gifford doveva portare l’assicurazione, che «questa impresa era direttamente permessa sotto ogni riguardo ! » Finché queste domande non fossero chiarite, Gifford doveva impedire ogni passo contro la persona deha regina. Se ciò non avvenisse, assicurò e giurò di nuovo Babington, che svelerebbe tutto aha regina.5 Quindi in un momento, 1 La prima confessione di Babington, ibid. 56 : those, that should be most forward were most slove and the older the colder. 2 Witboute the which, saied he, we laboure in vaine, and these men will not beare us... He complained much of Sir T. Tressom and my Cosin Talbot, for notjonly they woulde not lieare him, but thredned to discouer him ; and saiethe he, unlesse we obtain that from... (segno per indicare Maria Stuarda), all is but win.de. Gifford a Walsingham I’ll luglio 1586, presso Pollen 107 s. Cfr. ibid. 138 confessione di Ballard. 3 Circa il 3 (13) luglio, giunta nelle mani di Ballard circa il 16 (26) luglio 1586, Pollen 112, cliv. 4 Ibid. 112. s Prima confessione di Babington, ibid. 61.