Gli affreschi del salone sistino. 489 la grande sala della Biblioteca, nella quale, allorché fu terminata, vennero trasportati i codici e le opere a stampa allora considerate quasi alla pari dei primi. E poiché, non ostante la sua grandezza, la sala si dimostrò troppo piccola, già sotto Sisto V una parte del tesoro librario fu collocata nella galleria attigua ad est. In tutta la sua lunghezza poi la Biblioteca Vaticana, tutte le volte che per munificenza dei papi ebbero a godere un aumento, si è estesa a destra e a sinistra fino a che, neanche ciò bastando, dovette andare in cerca eziandio di altre sale più lontane. Sulla porta d’ingresso della Biblioteca, nella Galleria lapidaria, si legge il nome del suo fondatore. Due iscrizioni su marmo nella sala di entrata richiamano tosto l’attenzione. Una racconta in breve la storia della Biblioteca e della nuova fabbrica terminata nel 1588, l’altra minaccia di scomunica riservata al papa l’asportazione e il furto di codici e libri.1 La grande sala della Biblioteca (Salone Sistino), che abbraccia quasi tutto il piano superiore, offre una vista sorprendente.2 Lo spazio illuminato chiaramente da tre lati da alte finestre misura 70 metri in lunghezza, 15 in larghezza e 9 in altezza. Sei poderosi pilastri la dividono in due belle sale sulle quali girano volte a crociera. Meravigliato il visitatore si chiede: dove sono libri e codici? Seguendo una proposta3 di Vitruvio, fatta già sotto Gregorio XIII, nell’interesse della loro sicurezza, questi tesori furono messi in 46 piccoli armadii chiusi,4 applicati secondo la 1 Fontana I, 72a s. Ivi oltre ad una breve descrizione sono pure riunite tutte le iscrizioni degli affreschi. Cfr. inoltre Cicarella, Vita Sixti V; Box anni I, 428 s.; Pansa, Della libreria Va tic., Roma-1590, 34 s.; Rocca, li ibi. Vatic., Romae 1591, 3 s.; Dumesnil, Hist. de Sixte-Quint, Parigi 1869, 392 s. Presso Stevenson, Topografia sono riprodotti di affreschi: tav. 1 l’incoronazione colla facciata antica S. Pietro ed il Vaticano; tav. 3 il trasporto dell’obelisco vaticano, Piazza Colonna colla colonna di Marco Aurelio; tav. 4 chiesa e palazzo del Laterano prima di Sisto V e la pianta di Roma con rilievo del tracciato delle strade di Sisto V. Orbaan dà in Sixtine liome ottime riproduzioni della translazione della salma di Pio V (p. 43), del Posseso di Sisto V (p. 91), delle galere pontificie (p. 95) e di piazza Colonna (p. 109). Nell’Jahrb. der preuss. Kunstsamml. XXXVIII, sono riprodotti a p. 197 l’incoronazione di •Sisto V di A. Tempesta, p. 199 la veduta laterale di S. Pietro antico e la piazza di S. Pietro coll’obelisco recentemente innalzato. L’abside e la facciata di S. Maria Maggiore nei Mèi. d'archèol. XXXV (1915). Pianta 1 e 2. Recentissima riproduzione degli affreschi presso Munoz, Roma barocca 2 s., 11, 17, 23 e presso Pastor, Sisto V, tavv. 4 5, 8, 9, 11, 12, 13, 15, 16, 17, 20 25, 26, 29. Non fu sin ora osservato che alcuni affreschi erano ritoccati; così si vede alla porta del Popolo lo stemma di Alessandro VII. 2 Vedi Pastor, Sisto V, tav. 28. 3 Vedi il * Memoriale diretto a Gregorio XIII nell’A rehivi o B o n-compagni in R o m a D. 5, n. 20. 4 Giacché gli armadi dei manoscritti si estendono molto in lungo e lo loro poche scansie sono divise da considerevoli spazii, non si può mai svi-lupare in un punto un’incendio più grande. Per questo, supera la Vaticana,