46 Sisto V. 1585-1590 — Libro 1 - Capitolo I. leggere dei brani di manoscritti e di libri.1 Ai veri affari era dedicato tutto il tempo restante sino a sera. Il loro disbrigo, nel che era instancabile, sembrava per lui una gioia, vi si dedicava tutto e si preoccupava di tutto, anche delle cose più minute.2 Non lo si vedeva mai in ozio. Era sempre nella più grande attività ; pure durante il passeggio nel suo giardino concedeva udienze o dava degli ordini.3 II tempo più favorevole per le udienze eran le ore del pomeriggio.4 Alla sera il papa lavorava ancor a lungo poiché si concedeva solo poco riposo.6 L’incessante lavoro come pure l’ardore del suo temperamento fecero temere molto che si consumerebbe innanzi tempo. Il papa stesso non credeva in un lungo pontificato.6 Tanto più ritenne per suo dovere di utilizzare il suo tempo. Caratteristico per il nessun riguardo che egli aveAra per se stesso, era quanto esigeva dalla sua robusta natura. Non solo, dopo che aveva lavorato inter-rottamente tutto il giorno, limitava il suo riposo a pochissime ore, ma anche la sera egli passeggiava su e giù per i corridoi del Vaticano, non curante di esporsi così all’aria insalubre per le febbri.7 Solo una concessione fece alla sua salute : nell’estate si recava regolarmente alla sua villa, o al nuovo palazzo del Quirinale. Ciò dipendeva dal fatto che egli sopportava male i fieri caldi dell’estate romana. Natura assai sensibile, in questa stagione dall’anno soffriva molto di insonnia. s Prescindendo da ciò, la 1 Vedi Avviso del 22 luglio 1587, ed Orbaan, Avvisi 299. 2 * N. S. è così diligente nel suo carico pastorale clie vuole intendere, disponere et ordinare Ano alle minutie. Avviso del 12 ottobre 1588, Urb. 1056, p. 467, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi * Avviso dell’ll giugno 1586, Urb. 1054, p. 213. In un * Avviso del 14 ottobre 1587 (Urb. 1055, p. 389b) dicesi: Il Pontefice sollecito super gregeni non solo si rende indefesso in tutte le fattioni ordinarie, ma anco dispensa quel poco di tempo, che dovria pigliare di ricreatione, quando esce fuori in audienze et negotii continui. Biblioteca Vaticana. 4 Vedi la * Relazione di Capilupi dell’8 febbraio 1586, Archivio G o n- zaga in Mantova. 6 Vedi Cicarella, loc. cit. 6 Vedi L. Priuli 311 s. 7 Vedi Avviso del 22 maggio 1585, ed, Orbaan, Avvisi 283. Cfr. 1’* Avviso dell’8 giugno 1585 : Il papa va ogni sera alla fontana di Giulio III, benché sono stanza et sitò cattivissimi. Urb. 1053, p. 243'>, Biblioteca Vaticana. 8 Vedi Sporeno * Relazione del 26 luglio 1586, Archivio dipartimentale in Innsbruck. Cfr. lo * scritto di Oliva del 23 luglio 1586 e lo * scritto di A. Malegnani del 5 agosto 1587, Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. Appendice n. 34. Un * Avviso dell’8 maggio 1585 riferisce : Da Palazzo si sono allontanati e galli e cani et i tamburri «Iella guardia per non interrompere con stridi et strepidi tali quella poca quiete del sonno, che piglia il Papa con molta difficoltà. Urb. 1053, p. 200, Biblioteca Vaticana.