218 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo IV. L’incarico che ora il papa gli affidava, di tutelare gli interessi cattolici in Francia, era quanto poteva immaginarsi di più difficile, poiché le condizioni peggioravano a vista d’occhio. Sisto V ne era così afflitto che cadde in melanconia. 1 Come stessero le cose in Francia lo descrisse Morosini in maniera insuperabile. « Qui, così scrive egli, e al di fuori son armi interno e straniere. Qui fazioni di stato e di religione, fazioni di cattolici e protestanti, fazioni fra politici e tra collegati, fazioni più feroci, perchè regnano tra più congiunti. I grandi sono diffidenti tra loro ; pochi favoriti son felici e orgogliosi... l’odio dei popoli è grande contro il governo ». Su Enrico III osserva Morosini, che questo sovrano « è un solo eppure... fa la comparsa di due personaggi... egli desidera la sconfìtta degli Ugonotti eppur la teme, teme la sconfìtta dei cattolici, eppur la desidera : questi suoi interni contrasti l’affliggono, onde vive in continua diffidenza dei suoi affetti e dei suoi pensieri... non crede a se stesso, e crede solo ad un Epernone : l’invidia di costui contro il Guisa, si è cangiata in odio, ed il veleno si trasfonde nel cuor dell’affat-turato monarca ; roba ed onore tiranneggiano questo favorito ; liberalità e umanità signoreggiano nel cuore di Guisa, adorato dal popolo, abbonito dal re, che ama Epernone odiato dal popolo ».s Di fronte all’incostanza di Enrico III i circoli dirigenti della capitale francese cercarono per conto proprio di por fine ad uno stato di cose che diventava ognora più intollerabile. Avvocati, parroci e commercianti formarono in Parigi una lega segreta che dalla loro giunta direttiva di sedici persone, corrispondenti ai rioni della città, prese il nome di « lega dei sedici ». I suoi ascritti si obbligarono con giuramento a far del tutto perchè con Enrico di Navarca eretico, non salisse un eretico sul trono, e di rimuovere tutti gli abusi del governo del re. Tale unione, che presto guadagnò terreno anche in altre città, come Orleans, Lione, Tolosa, Bordeaux e Rouen, strinse con Guise un’ alleanza, per estirpare il protestantesimo, e gli abusi in materia di giustizia. 3 L’anno 1588 che doveva portare la grande decisione nella gigantesca lotta fra la Spagna e l’Inghilterra, parve diventasse deci- vio Gonzaga in Mantova). Cfr. St. Cosmi, Mem. d. vita di Morosini, Venetia 1676. Per la nunziatura in Francia del Morosini, vanno considerati oltre le * Memorie e registri nel Barb. LXI 31 (Biblioteca Vaticana) adoperati per la prima volta da Tempesti, i numerosi * Atti nell’A rchivio segreto pontificio, che L’Epinois ha messo accuratamente a contribuzione. 1 Vedi le * Relazioni di Malegnani del 18 e 25 luglio 1587. Archivio Gonzaga in Mantova. 2 Tempesti I, 612 s. 3 Cfr. Ranke, Pàpste II8, 101 e Franz. Gesch. I, 422 s.