Nuovo ordinamento delle Congregazioni (1588). 189 altri distinti personaggi, ecclesiastici o civili, vengono in Roma, 0 nella curia romana, siano accolti onorevolmente a seconda della dignità, grado ed officiosità della Sede apostolica, secondo le abitudini degli antenati. Infine spetta alla congregazione la decisione di tutte le vertenze su la precedenza che si presentassero nelle processioni o altrove, come di tutte le difficoltà che si dovessero dare in tutte le consuetudini sacre e nelle cerimonie.1 Già nel 1588 il presidente della Congregazione dei Riti, il cardinale Gesualdo, fu incaricato di prendere informazioni in tutte le regioni della cristianità, sino a che punto abbisognassero di correzione i libri liturgici editi in una forma migliorata da Pio V. principalmente il breviario e il messale. Gesualdo si rivolse ai Nunzi in Venezia, Savoia, Francia, Germania e Polonia2 ed anche a dotti religiosi, come i Teatini a Napoli,3 gli Oratoriani in Roma, con la preghiera di procurarsi i pareri di teologi dotti e pii con 1 desideri e le proposte per la riforma dei menzionati libri liturgici. Si vede con quale saggezza la Santa Sede voleva tener conto delle giuste esigenze e desideri delle singole regioni secondo l’animo di (Iregorio Magno e di Pio V. Col tempo pervennero dalle diverse nazioni numerosi progetti di emendazione ; alcuni di questi andavano troppo avanti ; i più però si contennero nei limiti di una giusta critica.4 Si richiamò per altro l’attenzione anche su imprecisioni e contradizioni nelle lezioni storiche, e francamente, su alcune lezioni scritte per incarico di Sisto V per es. in quelle di S. Francesco di Paola, fu criticata l’eccessiva lunghezza.5 Alcuni nunzi si fecero un dovere di far notare le difficoltà che erano da attendersi ; così il nunzio di Venezia, ricordò quale ostacolo avessero procurato quegli editori e tipografi ai tempi di Pio V e che non orano decisi di rinunziare alla libertà loro prima accordata.6 1 L’Archivio della Congregazione dei Riti si trova presentemente nel palazzo della Cancelleria. Il permesso di usufruirne io l’ottenni per un membro dell’istituto storico austriaco, Prof. I. Brzezinski, già nel 1901. 2 Prima non si sapeva quasi nulla della riforma del breviario per parto di Sisto V. Appena Bàumer (485 s.) ha additato gli Atti contenuti nel Cod, 0. 79 e 83 della Biblioteca Vallicelliana in Roma, ma con ciò non ha esaurito affatto il materiale manoscritto. Del materiale nella Nunziat. di Savoia 22, p. 243 s., 475 s., 509 s., 513 ss. (Archivio segreto pontificio) ebbi dinnanzi a me le copie, che aveva eseguite il mio amico il parroco Agostino Sauer, morto nel 1914, il quale se ne occupò intensamente. A Bàumer è del tutto sfuggito l’importante * Frammento del protocollo delle sedute delle congregazioni menzionato più sotto p. 190, n. 1. 3 Lo * lettera di Don Giacomo della Congregatio cleric. regul. napoletana in data 2 settembre 1588, al suo compagno d’Ordine P. Benedetti in Roma nel Cod. O. 83 della Biblioteca Vallicelliana in Roma. 4 Vedi Bàumer 487. 5 Primo * Allegato alla lettera del Nunzio in Venezia, citata nella nota seguente. 6 * Lettera del nunzio in Venezia, data in data 27 agosto 1588, nel Cod. 83, p. 39 della Biblioteca Vallicelliana in Roma.