206 Sisto Y. 1585-1590 — Libro I - Capitolo IV. Ila essi menavan trionfo troppo presto. Se anche Sisto Y ammetteva, che la diffidenza verso Enrico III era fondata, pure culi insisteva vivamente su la necessità di un’intesa. « Allacciate trattative con Yivonne ed Este, diceva egli a Nevers e Pandemoni, ma dolci e amichevoli ; tutti quattro assieme convenite su lo schema di un accordo, mostratecelo, e noi vedremo, cosa sia da farsi. Se non vi sarà possibile accordarvi noi prenderemo la cosa nelle nostre mani ». Alle pressanti istanze per la pubblicazione di una bolla nell’interesse della lega, fu risposto evasivamente. 1 Cosicché Nevers, quando il 18 giugno, accompagnato di nuovo dal cardinale Baudemont, partì, dovette confessare a se stesso, che egli non aveva raggiunto il suo vero scopo. Un ultimo tentativo di ottenere una bolla contro .Navarra, fatto da Baudemont nell’udienza di commiato, era naufragato. Alle insistenze sempre più incalzanti del cardinale francese il papa tagliò corto con le parole : « Noi vi abbiamo detto che, noi non possiamo farlo. Ora vi diciamo che non vogliamo farlo ». 2 I brevi del 5 giugno .1585, che Nevers ricevette come risposta alle lettere scritte al papa dal cardinale Bourbon e dal duca di Lorena, non corrispondevano nemmeno lontanamente alle speranze dei collegati. 3 Nel breve al cardinale Bourbon il papa esternò il suo sommo dispiacere per i torbidi di Francia. Egli lodava lo zelo dei cattolici per il mantenimento della religione, vi univa però un severo ammonimento : « nelle vostre decisioni ed azioni dovete sopratutto guardare, che il fine sia retto, che i mezzi per raggiungerlo siano onesti, quindi che si abbia riguardo al rango e dignità delle persone, delle quali si tratta, e principalmente che sia riconosciuta l’autorità e maestà del re con il rispetto e l’ubbidienza, secondo il detto dell’apostolo : che ognuno è sottoposto all’autorità superiore, poiché non si dà potestà se non da Dio, e quelli che governano son messi da Dio, e se a questo riguardo voi mancaste in qualche modo voi pecchereste, la vostra condotta verrebbe da tutti riprovata, nè potrebbe essere di salvezza a voi ed al regno ». La lettera al duca Carlo di Lorena lodava solo il suo zelo per la religione cattolica. 4 Con tutta la, chiarezza desiderabile Sisto V in una lettera in data 24 giugno 1585 espose al re di Francia il suo principio. Nevers. Nella relazione del 15 giugno è detto, che Vivonne era « molto solo », e che i cardinali francesi erano strettamente uniti a Nevers. Archivio Gonzaga in Mantova. 1 Vedi Hùbner II, 165, s. 2 Vedi ibid. 167. 3 Vedi Potjqxjerat II, 133, s. 4 II testo del breve a Bourbon si trova in parte nella Revue cles quest, hist. XXVII (1880) 156, n. 1, completo nel Le Cabinet hist III, 206. Il breve per