Elezione di Gregorio XIV : la profezia di Malachia. 531 minò la vedovanza della Chiesa 1 che lo stesso Torquato Tasso aveva lamentata in un sonetto. Il mattino del 5 dicembre fu nominato papa Sfondrato a pieni voti. Egli, per grato ricordo di Gregorio XIII che lo aveva chiamato a far parte del Sacro Collegio, si chiamò Gregorio XIV. 2 Se i romani ne gioirono,3 e Torquato Tasso dedicò al nuovo papa una delle sue più belle poesie, 4 queste manifestazioni erano in tanto giustificate, in quanto Gregorio XIV era personalmente un uomo altrettanto nobile quanto pio. All’opposto di numerosi suoi colleghi, Sfondrato durante tutto il conclave, che aveva durato 57 giorni, non aveva cercato da parte sua minimamente voti per ottenere la tiara, che ora gli toccò, ma appunto per questo aveva acquistato molti amici. 5 Quando Montalto andò nella cella di Sfondrato, per comunicargli che la maggioranza si era riunita su lui, e che lo si voleva eleggere, lo trovò a pregare genuflesso avanti al Crocifisso. 6 Durante il lungo conclave si erano presentate le più differenti candidature. I fautori del cardinale Simoncelli di Orvieto 7 cercarono di adoperarsi per lui con la diffusione della nota profezia su i papi attribuita a S. Malachia, arcivescovo di Armagh in Irlanda (fll48). Sono 111 motti a caratteristica dei papi, da Celestino II (1143) sino alla fine del mondo, che per la prima volta furono pubblicati nel 1595 dal benedettino Arnoldo Wion senza indicarne la fonte.8 Dio che fa gli pontefici è piacciuto che sia fatto questa volta il s.r card.1«' di Cremona che si dichiara Gregorio XIV et è stato tanto all’improvviso che poche fiore vi sono interposte et in tempo che pochi ereserò fosse possibile, et il tutto è concluso da Montalto per fugire Stu Severina et Palleoto, come del tutto a pieno V. A. intenderà da mons.re Cattaneo. Archivio Gonzaga in Mantova. 1 Vedi Solerti, Vita di T. Tasso I, Roma 1895, 665. 2 Nel suo * Breve a Iacopo Boncompagni, duca di Sora, in data 1590, 29 dicembre, dice Gregorio XIV: Beneficiorum honorumque in nos a fel. ree. Gregorio P. P. XIII praedecessore nostro, cuius nomen ea causa libenter suro-psimus, collatorum recordatio nunquam ex nostro animo delebitur (Arm. 44, t. 35, Archivio segreto pontificio). La* Relazione del conclave di Gregorio XIV nel Cod. 58 della Biblioteca Comunale in Viterbo riferisce, che Sfondrato ricusò il nome Alessandro VII propostogli da Montalto. 3 Vedi Silv. Carrari, Trionfo di Roma nella creatione del beat. N. S. Gregorio XIV, Trevigi 1591. 4 La canzone: Da gran lode immortale del re superno, apparve per le stampe in Roma fin dal 1591; v. Solerti, Rime di T. Tasso, Bologna 1898, 253; cfr. Opere min. IV, n. 81. 6 Vedi Maretti, * Conclave p. 145, loc. cit. 6 Vedi Conclavi 276. 7 Cfr. intorno a questo principe della Chiesa Condì. Trid. II, 502, n. 2. ra 8 Vedi Itignum vita e, Venetiis 1595, 307 s. Copie in stampa più recenti numerose (v. Moroni LV 288 s.), recentemente anche presso Gfrorer, Propilei. vet. pseud. (1840) 433 s.