222 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo IV. a lui, di che cosa poteva temere il rè, che causa haveva di chiamar svizzeri ? o haveva sospetto del duca o nò ; se haveva sospetto, per qual causa non lo ritener, et se havesse veduto moto perchè non gli tagliar la testa et buttarla sulla strada ? Che tutto si seria acquietato ; se non havesse sospetto, che accadeva chiamare i svizzeri, et se non ha voluto far questo la prima volta, per qual causa non l’ha fatto la seconda volta ? Dicono questi, morto il duca, restava Amala et Lorena che haviano eccitati strepiti et voluto vendicarsi ; non seria stato niente, che questi non si seriano manco mossi. Hora passamo all’altra : Il rè si parti di Parigi ; di che teme, et se teme come si assicura per fuggire ? Se i vostri padri nei tumulti della vostra città fussero fuggiti di Venetia, haveriano essi lasciato a voi la libertà che havete ? Fuggire di Parigi ! Per qual causa % Per paura di esser ammazzato ? Se fusse stato ammazzato, saria morto rè. In questo termine sono le cose ; ci domandano ora che gli mandiamo un Legato ; questo non lo vogliamo fare, non volendo noi mettere la nostra riputatione in compromesso, perchè il Cardinal Orsino andò legato in Francia et non lo volsero accettare dicendo : che ha da fare qui il papa ? Medesimamente il Cardinal Eiario fu mandato in Spagna et non fu admesso ; non vogliamo che c’incontrino simili casi, che mai li sopportaressimo ; prima che ci siamo risoluti di mandare in Polonia Cardinal Legato ci ha dimandato il rè di Spagna, l’imperatore et il rè di Polonia, et hab-biamo voluto vedere l’instructione data dal Polono al Pesca, et quando habbiamo veduto che il Polono dice che desidera il Cardinal legato et che pigliando noi questo negotio nelle mani mostrerà la stima che fa di noi, l’habiamo mandato. Manderemo un cavalier, manderemo un vescovo, un arcivescovo a trattar con Pranza, mandaremo un cardinale che essi dimanderanno, lasceremo che esse se l’eleggano, ma Cardinal legato non lo vogliamo mandare ; ci siamo offerti al rè che lasci fare a noi, che gb daremo il regno libero da ogni travaglio fra poco tempo se vuol lasciare che facciamo noi, ovvero vuol fare esso che faccia ; ci ricercano anco che commandiamo a Guisa che parta di Parigi ; noi non habbiamo a commandare in Parigi, se non in caso di heresia, di qualche peccato o di cosa che aspetta alla giurisditione ecclesiastica ; in questo fatto non habbiamo che fare, che non è materia ecclesiastica » aggionse anche Sua Santità : « Il rè dice che si accosterà ai Ugonotti ; se egb farà questo, potremo noi ancora fare alcuna altra cosa ; queste cose nonostante habbiamo scritto nostre lettere al rè confortandolo et consolandolo, et anderemo pensando quello che si possa farer et non mancheremo, per chè, oltre il rispetto di rebgione, anche il rispetto di stato vuole che si attenda alla conservatione di quel regno che troppo importeria se si perdesse... ».