Memoriali circa gli interessi cattolici in Germania. 573 Simili monasteri esistono ad Ulma, Strasburgo, Neuburgo, in Sassonia, in Brunswick, ed anche in Holstein. Le più delle monache sono nobili ; tale circostanza le ha salvate dalla rovina ; naturalmente, non mancarono dei tormenti a queste poverette quasi intieramente prive di ogni consolazione spirituale. Tanto più va apprezzata la loro costanza, con cui son restate fedeli alla fede dei loro padri, mentre esse, costrette ad assistere alla predicazione protestante, si chiudevano le orecchie con la cera per poi nella notte compiere i loro esercizi spirituali. Per procurare conforto spirituale a coloro che son restati fedeli nelle parti dell’impero dove è vietato l’esercizio del proprio culto ai seguaci della fede cattolica, viene fatto inoltre il progetto di valersi delle case degli ordini cavallereschi, dei Giovanniti e dell’ordine Teutonico, ai quali in seguito al loro privilegio non può venir negato il culto cattolico. Dei restanti progetti meritano attenzione anche due altri: il frequente invio di lettere pontificie di esortazione e conforto ai vescovi e principi tedeschi e l’adempimento della visita ad limina. Molto interessante è lo zelo, con cui l’autore s’impegna per una maggiore rappresentanza della Germania nel Sacro Collegio. Il grande impero ha solo quattro cardinali; Marco Sittich, Madruzzo, Andrea di Austria e l’arciduca Alberto: i due ultimi il più del tempo sono lungi da Boma; Marco Sittich quasi sempre ammalato; Madruzzo ugualmente malaticcio e sopracarico di lavoro. Ora a chi in Boma si dovranno rivolgere i tedeschi? del resto, grazie a Dio, non mancano ora nell’episcopato tedesco candidati degni della porpora. Alla fine, l’autore del memoriale richiama l’attenzione del papa su la parte che ha la decadenza degli ordini mendicanti nella diffusione del protestantesimo in Germania. I generali degli ordini avrebbero trascurato troppo le necessarie riforme: spesso anzi dei membri indegni sono stati da essi mandati dall’Italia in Germania; ne conseguirono scandali, e di questi i predicatori protestanti si sono valsi più che di ogni altro argomento per combattere la Chiesa. Perciò voglia il papa con corrispondenti ingiunzioni intervenire presso i generali degli ordini. In un’appendice viene ancora ricordato, con quale entusiasmo vengano discusse in Germania questioni teologiche; perciò i nunzi che vengono inviati là, dovrebbero o essere essi stessi bene versati su tali questioni, o dovrebbero venir dati loro a tale scopo teologi esperti. Dolorosamente il pontificato di Gregorio XIV fu troppo breve, per potere attuare così vasti progetti. Pur tuttavia il papa durante il breve tempo accordatogli, fece ciò che era in suo potere, particolarmente a mezzo del suo nunzio alla corte imperiale. In Praga, presso Rodolfo II tenne la nunziatura sino all’estate