I Monumenti antichi e il nuovo abbellirìiento di Boma. 449 Angeli.1 Nella stessa opera Fontana con piena tranquillità, come se si trattasse di cosa affatto giustificata, svolge il progetto di trasformare il Colosseo in una fabbrica di pannilani. « Il papa - così egli - non intendeva soltanto promuovere l’industria, ma procurare inoltre abitazioni gratuite pei mendicanti »: se fosse vissuto un altro anno, Sisto avrebbe attuato anche questa utile impresa.2 L’indifferenza per le rovine antiche negli artisti di allora dipendeva certo anche dall’accresciuta coscienza del loro proprio valore.3 Non furono affatto gli artisti, ma i Conservatori di Roma, che si presero a cuore alcuni monumenti antichi minacciati dallo zelo edihzio di Sisto V. Appellandosi alla bolla emanata da Pio II per la protezione dei monumenti antichi, si debberò dapprima di rivolgersi al cardinal Santori.4 Nella sua utobiografia questi racconta che nel 1588 si presentarono a lui in nome del popolo romano dei deputati pregandolo di distogliere il papa dalla progettata distruzione del Settizonio, dell’Arco di (iiano e del Sepolcro di Cecilia Metella. Santori accolse la preghiera e in compagnia del Cardinal Colonna recossi da Sisto V. La risposta di questi fu che era intenzione sua abbattere brutte intichità e far restaurare, ove fosse necessario, le altre.5 Più incora che l’apprezzamento estetico fu decisiva in questa intercessione la circostanza che i romani si consideravano pur sempre gli immediati successori ed eredi del Senatus populusque Eomanus. La commozione da cui furono presi i rappresentanti dell’Eterna città indusse Sisto V a non toccare un monumento sì popolare •ome il Sepolcro di Cecilia Metella. Ma non perdonò ai resti lei Settizonio costruito da Settimio Severo nell’angolo sud-ovest del Palatino, quando precipitarono alcune colonne del aortico a tre piani. Le preziose specie di marmo e granito di quelle sì caratteristiche e pittoresche ruine, dette dal popolo ■'¡cuoia di Virgilio, vennero impiegate in nuove costruzioni.' 1 Vedi Fontana, Trasportazione I, 88i>. Cfr. insieme a questo 1’* Avviso :ieli’Appendice n. 43, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi ibid. II, 18 s., ove Fontana dilucida, per mezzo di un disegno, un ¡ l'ogetto completo della trasformazione del Colosseo Cfr. Orbaan, * Avvisi. ■ili; Jordan-Hülsen, Topographie I, 3, 286; Clementi, Il Colosseo, Roma 1912, 196 s. Nell’ultimo anno del suo pontificato Sisto V fece rimuovere le macerie che si erano accumulate intorno al Colosseo; v. Bullett. d. Commiss. 1)cheol. Comun. XXX (1902) 305 s.; Rodocanaciii, Les monuments antiques Rome encore existants, Parigi 1920, 127. 3 Cfr. WÖlfflin, Renaissance und Barock 12. 1 Cfr. Lanciani III, 12. 5 Santori, Autobiografia XIII, 181. Ivi non è detto che la tomba di 1 ecili^ Metella abbia servito da nascondiglio ai banditi, come viene spesso ;,idicato dietro l’esempio di Papencordt (Gesch. der Stadt Rom, im Mittelalter, Paderborna 1857, 356). 6 Cfr. Hülsen, Das Septizonium des Sept. Severus, Berlino 1886; Jordan -Hülsen, Topographie I, 3, 100; Stevenson nel Bullett. Com. XVI (1888) Pastor, Storia dei Papi. X. 29