334 Sisto V. 1585-1590 — Libro I — Capitolo VI. soddisfazione, che ancora durante il tempo del suo ufficio varii vescovadi importanti, fossero provvisti con uomini della restaurazione cattolica, e con questo, conservati alla Chiesa. Poco dopo l’elezione di Sisto Y, in seguito ad una caduta da cavallo veniva a morte improvvisamente Enrico von Sachsen-Lauenburg, che senza la conferma pontificia era in possesso dell’arcivescovado di Brema e della diocesi di Osnabriick e Pader-borna. Questo principe potente, fin dal 1575, quando ancora di fronte al papa faceva il cattolico, nella massima segretezza aveva contratto matrimonio. Allorché finalmente ne giunse notizia anche a Roma, da là fu sollecitato il nunzio imperiale qualora la cosa fosse vera, a procedere contro questo arcivescovo, che evidentemente voleva seguire la via di Gebardo Truchsess. 1 Ma ciò diventò superfluo. Tanto più apparve necessaria la vigilanza su i vescovadi vacanti, per il che Malaspina e Bonhomini tosto fecero i passi necessari.8 Una conseguenza mediata della morte di Enrico von Sachsen-Lauenburg fu che un cattolico si impossessasse del vescovado di Miinster. A questo aspirava da lungo, tempo, sotenuto energicamente da Malaspina, l’elettore di Colonia, Ernesto. Suo principale avversario era Enrico von Sachsen-Lauenburg. Poiché oramai non vi eran più da temere i suoi intrighi, fin dal 18 maggio 1585 seguì l’elezione concorde dell’elettore di Colonia a vescovo di Mtìn-ster. Il capitolato elettivo impegnava il nuovo vescovo a favorire la religione cattolica ed a combattere nella diocesi di Miinster contro tutte le sette e le novità sediziose.3 L’ottimo prelato, che aveva fatto riuscire l’elezione dell’elettore di Colonia era Goffredo von Raesfeld, decano del duomo, instancabilmente operoso per la restaurazione della Chiesa cattolica a Miinster.1 Prima della sua morte, avvenuta il 26 ottobre 1586, Raesfeld fece un legato di 30.000 scudi per erigere un collegio di Gesuiti nell’antica capitale della Vestfalia. Le trattative a questo riguardo si protrassero per due anni; finalmente nell’autunno 1588 l’affare fu sistemato; i Gesuiti ebbero la chiesa di S. ìiicolò e la direzione dell’antica scuola della cattedrale, il cosidetto ginnasio Paolino. La loro posizione in principio fu molto spinosa. Essi recò con venti cardinali por la festa di ringraziamento a S. Giacomo de Spagnuoli e a S. Maria dell’Anima, ove fu cantato un Tedeum (cfr. Schmidi.in 435 s.). Il breve di congratulazione ad Alessandro Farnese presso Ehses-Meister I, 209 s. Il 1° agosto ebbe luogo la consegna del berretto e della spada benedetta al vittorioso comandante; v. Lossen II, 628. Cfr. anche * Vita Sixti V ips. manu emend. Archivio Segreto Pontificio. 'Vedi Reichenbekger I xxi; Eiises-Meister I, 80, n. 4. 2 Vedi Reichenberger I, 100, 104; Eiises-Meister I, xlviiis . 3 Vedi Keller I, 342; Lossen II, 596 s. 1 Cfr. H. Degering, G. v. Baesfeld, Münster 1906.