4 Introduzione. Di importanza ancor maggiore per la penetrazione della riforma e restaurazione cattolica, fu che Sisto Y desse al governo centrale della Chiesa la sua forma duratura. Lo stesso giusto intuito su i bisogni dell’ avvenire, che egli rivelò nel prendere posizione di fronte alla crisi francese, lo guidò qui pure. Per restar vittorioso nella lotta contro il protestantesimo, e rafforzare l’opera riformatrice del concilio di Trento, era necessario un nuovo ordinamento dell’amministrazione ecclesiastica, che rendesse possibile un disbrigo al massimo sistematico, celere ed imparziale dei negozi che da tutto il mondo si riversavano in Poma. Con quello sguardo perspicace che è proprio dei sovrani favoriti da Dio riconobbe egli, che a questo scopo avrebbero servito assai meglio le congregazioni dei cardinali, che il finora usato trattamento degli affari neUe adunanze plenarie del Sacro Collegio, ossia nei Concistori. Nella formazione ed ordinamento delle congregazioni Sisto V si dimostrò un organizzatore impareggiabile. Questo riordinamento, che si mantenne sino al presente, dava alla Chiesa una centralizzazione e coesione che nel miglior modo completava l’opera dei nunzi pontifici come l’altra delle forze combattive provenienti dagli ordini religiosi, consolidava e rinvigoriva l’unità e l’autorità dell’antica Chiesa.1 Così Sisto V sopravvive nella storia come uno dei più importanti, di quanti cinsero il triregno ; una individualità straordinaria, di un conio compatto e perfetto, si dimostrò egli geniale e grande in tutte le sue intrapprese come nei suoi vasti disegni. Unendo alla rara energia e grande impavidezza lo sguardo chiaro e sopra tutto un criterio sommamente pratico, durante il suo pontificato, che non durò molto oltre i cinque anni, eseguì con meraviglia dei suo contemporanei, più che molti dei suoi predecessori, cui fu concesso un regno ben più lungo. Anche nella Città Eterna nessun papa dell’età moderna ha lasciato così numerose traccie della sua operosità come Sisto V. Ciò che era stato per Roma Giulio II nel tempo della Rinascenza, lo fu egli per il periodo della restaurazione cattolica.2 Ancor oggi parlano in sua lode le sontuose sale della Biblioteca Vaticana, i palazzi per la residenza dei successori di S. Pietro, gli acquedotti, le nuove vie, gli obelischi adornati dell’insegna della croce, le statue dei principi degli Apostoli su le colonne di Traiano e di Marco Aurelio e la cupola di S. Pietro che egli condusse quasi a compimento. Storici delle più varie tendenze convengono in ciò, che Sisto V è uno dei più imponenti fra i molti importanti pontefici, che 1 Cfr.. Balzani, Sisto V, p. 52 s. 2 Vedi Gregobovitjs, Die Orabmäler der Päpste,2 Leipzig 1881, 149.