252 Sisto V. 1585-1590 .— Libro I - Capitolo IV. bppo II, per salvare in Francia la religione cattolica, e proteggere le nazioni vicine dal contagio da parte degli Ugonotti. In caso di morte del cardinale di Bourbon proclamato re dalla lega, col nome di Carlo X, egb voleva regolare la successione al trono secondo il desiderio del re di Spagna. Egli si offrì nella stessa proporzione ma anzi con maggior apparato di forze ancora, a partecipare all’ impresa, a stabilire la posizione degli stati italiani, verso questa, e ad agire assieme al re con prontezza ed energia. 1 Fu una coincidenza strana, che, quando questo progetto in grande segretezza il 16 novembre 1589 veniva inviato a Madrid, una delle principali ragioni di questo passo fatale, la rottura con Venezia, apparentemente inevitabile, con le giustificazioni di Donato fosse stata rimossa. Il papa non si azzardò tornare subito indietro, poiché le notizie della Francia suonavano tuttora costantemente sfavorevob al sommo alla Chiesa cattobca. 2 Inoltre vi era sempre la possibilità che Venezia facesse causa comune con Navarra, prima ancora che questi fosse tornato alla rebgione cattobca.3 Una conversione sincera di quest’uomo ricaduto nella eresia ed in Itaba ritenuto per un ateo, Sisto V, la riteneva anche allora, per improbabile. Le ragioni di Donato su questo punto avevano sì scosso la sua opinione, ma non l’avevano ancora affatto cambiata. 4 Il cambiamento decisivo su questa questione lo produsse solo Francesco di Lussemburgo, duca di Piney, che finalmente 5 giunse in Boma il 9 gennaio 1590 in nome dei cattolici fautori di Enrico 1 Vedi le proposte del papa, composte in forma di noto verbali, che Gesualdo presentò per suo incarico a Olivares, presso Hübner III, 339 s., 342 s. Manfroni (Legaz. 228) crede che Sisto V non abbia fatto la proposta sul serio, ma solo per guadagnare tempo. 2 Nel Concistoro del 20 dicembre 1589 disse il papa, che Caetani dovrebbe essere giunto a Parigi (secondo una * Lettera di Brumani del 30 dicembre 1589 [Archivio Gonzaga in, Mantova]) non se ne aveva allora ancora nessuna notizia certa). Vi furono poi lette delle lettere della nobiltà al legato, dopo di che il papa osservò : * Si in provincia ista, in qua vix una civitas remansit. catholioa, quid erifc in aliis ? Voluimus significare vobis istas primitias legationis. A eia cornisi, nel Barò. XXXVI 5 della Biblioteca Vaticana. 3 « È opinione che egli non creda in cosa alcuna perchè si dice che alli stessi suoi predicatori Ugonotti quando sono nel pergolo faceva mille schemi quando lei era più giovane », è detto nella * Relatione del regno di Francia del 1587, Ms. in possesso privato in Borgo in Valsugana. 4 Vedi Hübner II, 295. 5 Secondo la * Relazione di Brumani da Roma del 23 settembre 1589, si attendeva giornalmente Lussemburgo il quale con una lettera del 6 settembre, aveva comunicato al papa il suo prossimo arrivo. (L’Epinois 383). Archivio Gonzaga in Mantova.