516 Libro II - Capitolo I — Urbano VII (1590). Il nuovo cardinale, che come titolo cardinalizio ebbe la Chiesa di S. Marcello al Corso, fu chiamato all’inquisizione romana1 e più tardi inviato coipe legato a Bologna, dove restò sino alla morte di Gregorio XIII. In conseguenza della sua ampia esperienza, della sua grande prudenza ad austera religiosità, Castagna ebbe ben tosto nel Sacro Collegio, una posizione sommamente stimata. Queste qualità come le antiche ottime relazioni con Filippo II fecero che egli fin dal 1585 fosse contato fra i papabili. Si raccontava che il re di Spagna poco dopo l’ammissione di Castagna nel Sacro Collegio avesse detto che per lui sarebbe più facile di conseguire la tiara, di quello che gli fosse costato fatica ottenere il cappello rosso. ’ In realtà nel conclave del 1585, Castagna fu preso in considerazione come candidato del partito dei nepoti di Gregorio XIII.8 Sebbene in principio non fosse stato per l’elezione di Sisto Y pure questi gli dette prova di grande favore. Egli lo confermò come legato di Bologna, dove Castagna fece assai bene; 4 e se ne servi per le congregazioni dell’inquisizione, dei vescovi e degli affari dello Stato ecclesiastico. In Roma si ponevano in bocca di Sisto Y dei detti aneddotici secondo i quali egli avrebbe veduto ih lui il suo successore. 5 L’elezione di Urbano VII come è facile a comprendersi empì il granduca di Toscana di somma soddisfazione. Anche Filippo II ne fu molto lieto ; egli fece festeggiare l’elezione del vecchio amico della monarchia spagnuola in un modo straordinario.6 In Roma, dove il popolo in principio non era affatto soddisfatto dell’esito del conclave, 7 riuscì al nuovo papa di conquistarsi in breve il cuore di tutti. La mitezza e bontà del suo animo, come la dignità del suo portamento, facevano in chiunque lo vedeva, profonda impressione. Presto riuscì a farsi strada la persuasione, che da un uomo così intelligente, e ugualmente prudente che pio, dovevano ripromettersi le migliori cose.8 1 Vedi v. Pastor, Pelerete 47, al 21 febbraio 1591. 2 Vedi la Relazione dell’inviato lucchese edita da Pellegrini negli Studi e docum. XXII, 192. Musotti nelle sue * Annotazioni (v. la presente opera Voi. IX, 904 s.), chiama Castagna « soggetto di tanto valore quanto tutto il mondo sa». Archivio Bon compagni in Roma. 8 Cfr. sopra p. 16. 4 Vedi REichkniìerger, Nwntiaturberiehte I, 220. 5 Vedi Cicarella loc. cit. Se Sisto V morisse, riferisce un * Avviso del 12 novembre 1586, allora Castagna diventerà papa. Urb. 1054 p. 486, B i -blioteca Vaticana. 6 Vedi Herre 453. Cfr. Contarmi presso Altièri I, 5, 438. 7 Vedi Herre 453. 8 Vedi la * Relazione di Sporeno del 15 settembre 1590, Archivio dipartimentale in Innsbruck, e la * lettera di Badoer del 22 settembre 1590, Archivio di Stato in Venezia.