482 Sisto V. 1585-1590 — Libro I - Capitolo Vili. Fra i molti amici del venerando oratorio, nel quale, come può provarsi, dal secolo xn custodivansi reliquie del presepio di Cristo, e dove nel 1516 Gaetano da Tiene,il fondatore dei Teatini, aveva celebrato la sua prima Messa, Sisto V era uno dei più zelanti. Tre mesi prima della sua elezione a pontefice, egli, a sinistra dell’altare maggiore, accanto alla navata laterale, aveva fatto iniziare la costruzione d’una nuova cappella, in tali proporzioni che pareva una nuova grande chiesa.1 Innalzato alla cattedra di Pietro, Sisto ordinò tosto la continuazione del lavoro in quella basilica a lui sì cara e da lui anche altrimenti trattata con distinzione,2 che Girolamo Catena appella senz’altro la basilica di Sisto V.3 Grande era il suo interessamento per la nuova cappella ; ne visitò i lavori nel settembre e ottobre 1585“ e pel Natale 1586 volle celebrare un pontificale nella nuova chiesa sebbene vi fossero ancora armature dappertutto.6 L’anno seguente la cappella ebbe un prevosto proprio e quattro cappellani.6 Nella costruzione della nuova chiesa, che dal suo fondatore ricevette il nome di Cappella Sistina, era stato adoperato del materiale prezioso di antiche fabbriche e in particolare dell’antico palazzo lateranense.7 La pietà verso i resti dell’antichità, che anche in questa occasione aveva lasciato troppo a desiderare, fu da Sisto V manifestata fortunatamente in alto grado verso l’antico oratorio del presepio. « Allo scopo di mantenerne la venerazione e la memoria», volle che conservando i muri originarii e tutta la costruzione esso fosse trasportato alla nuova cappella e ivi nascosto sotto un altare da erigervisi nel mezzo. Fontana assolse anche questo compito, forse nel suo genere più difficile ancora della traslazione degli obelischi. La cappella infatti risultava di molti pezzi; i suoi vecchissimi muri erano qua e là con crepacci e interrotti da una finestra e dall’arco marmoreo dell’ingresso. Con giustificato sentimento del proprio valore Fontana 1 Vedi Fontana I, 33. Cfr. la * Lettera di C. Foglietta, Ottob. 568, B i -blioteca Vaticana. 2 Sisto V tenne già nel giugno 1585 capella Papale in S. Maria Maggiore, ciò che non era più avvenuto da trentacinque anni; v. la * Relazione di Male-gnani del 15 giugno 1585. Archivio Gonzaga in Mantova. 3 Catena, Lettere 7. 4 Vedi gli * Avvisi del 21 settembre e 5 ottobre 1585, Urb. 1053, B i -blioteca Vaticana. 5 Vedi VAvviso presso Orbaan, Avvisi 291 e Conti di Fontana Vili, 63. Cfr. la * Relazione di Malegnani del 24 dicembre 1586, Archivio Gonzaga in Mantova. 6 Cfr. gli * Avvisi del 24 giugno e 19 agosto 1587, Urb. 1055, pp. 227, 323, Biblioteca Vaticana; Taccone-Gallucci, 8. Maria Maggiore, Roma 1911, 122 s.; P. M. di Lucia, L’Abbadia di 8. Giovanni a Siro unita da Sisto V alla cappella del Presepe, Roma 1700. 7 Vedi Lanciani IV, 164 s.