Le strade aperte e migliorate da Sisto V 445 •questa regina delle nuove vie finora non è stata superata da nessun’altra strada di Eoma. È degno d’ammirazione osservare come tutti questi lavori furono fatti con tanta prudenza e previsione delle future condizioni della città, che oggi pure costituiscono le arterie principali del movimento. Fu assolutamente giusto che la città dovesse partecipare alle spese.1 La nuova rete stradale produsse un importante sviluppo della circolazione in carrozza;2 prima s’era fatto uso per lo più di cavalcature o delle portantine. Sisto V curò con ardore il mantenimento delle strade. Ne fa testimonianza, non solo la Congregazione cardinalizia istituita nel 1587 per le acque, strade e fontane,3 ma anche l’aumento dei maestri delle vie. Quest’autorità fino allora era costituita da due persone: Sisto Y ve n’aggiunse .12, così che ora ognuno dei 14 rioni di Eoma venne ad avere il suo proprio maestro delle strade.4 Furono migliorate la Via Flaminia fuori Porta del Popolo e il collegamento del Quirinale con Porta Pia. Molte vie ebbero nuovo selciato.5 Quanto alla lastricatura il papa aveva da principio seguito l’esempio del suo predecessore, ma non avendo fatto buona prova l’impiego di ciottoli, questi vennero tolti e sostituiti da mattoni. Nel febbraio 1588 fu deciso di eseguire questo lavoro in tutta la Via Felice.“ In quale grandiosa maniera si mettesse Sisto V a questi lavori appare dalla circostanza che nella prima metà del 1587 furono lastricate nientemeno che 121 strade. 7 1 Vedi Lan ciani IV, 131 s. 2 Cfr. l’Avviso del 7 marzo 1580 presso Bki.trami, Roma 22. Vedi anche WÒlfflin, Renaissance uncl Barock 100. 3 Cfr. sopra p. 435. 4 Le indicazioni presso Moroni XLI, 224, sono troppo generiche. Schiarimenti precisi nell’* Ordinanza del 7 marzo 1588: Erectio magistratus 14 magi-strorum viarum Urbis, negli Editti V, 74, pp. 67-68*>, Archivio segreto pontificio. La letteratura intorno ai (Magistri viarium) presso Lanciam I, 47. 8 Vedi Pansa 80. 8 Vedi gli Avvisi presso Orbaan, Avvisi 292, 303. Cfr. Lan ciani 1\, 136; Orbaan, Sixtine Rome 110, 153. Vedi anche Discorso del mattonato o seli-•cato di Roma di Guido Baldo Foglietta nell'Arch. Rom. I, 371 s. 7 Vedi Cerasoli nel Bullett. d. Commiss. Archeol. Comun. di Roma XX\ 111 '(1900) 342 s. 11 vantaggio dei mattonati rileva Frane. Tromba in una * Lettera •al Cardinal Busticucci, in data Di casa 19 dicembre 1588, poiché «per li muli tempi non se potea se non con grandissima difficoltà et lordura praticare per la citta» (Misceli. Arm. XV, 37, Archivio segreto pontificio). 1 romba fa ivi la proposta di unire la città leonina per mezzo di un ponte presso l’Ospedale di S. Spirito colla Eoma centrale; con ciò verrebbe facilitato 1 accesso a S. Pietro, specialmente per gli anni santi e salvaguardato ( asfel S. Angelo, poiché allora si poteva chiudere completamente il ponte S. Angelo durante la notte. Già Giulio II e Pio IV avrebbero ideato un tale nuovo ponte. Le spese calcolate sui 100 000 scudi non permisero l’effettuazione del progetto; esso fu eseguito solo recentemente.