Uccisione di Enrico III. 237 4. Quando giunse in Roma la notizia della sua terribile fine, quest’ultimo rampollo della dinastia dei Yalois, decaduta fisicamente c moralmente, già da lungo tempo aveva perduto ogni stima. 1 Come molti altri2 così anche Sisto V, vide in questo fatto una punizione di Dio per i misfatti di Enrico. In tal senso egli si espresse • Ila Segnatura 3 e nel concistoro dell’ll settembre 1580. Del discorso tenuto in concistoro restano solo degli estratti che in parte sono difficili a comprendere. 4 Ma una relazione pre- - sospende il colpito dall’esercizio della sua facoltà ecclesiastica. Una tale i^uoranza presso un celebre storico susciterebbe ilarità, se non venissero de- i iotte da questa così arditamente esposta ed ostinatamente sostenuta asserzione (ancora nella 4a ediz. della Franz. Gesch. (1876) I, 239, n. 3 le più infami . cuse contro la chiesa cattolica. 1 II 18 agosto 1589 giunse la prima notizia (v. Tempesti II, 370 s. ; Ehses 1!, 349, n. 1 ; Ricci I, 111) ; la sera del 20 agosto Niccolini, l’ambasciatore ilei granduca di Toscana, ricevette la conferma da Firenze (v. * Avviso del 23 agosto 1589, Urb. 1057, p. 520, Biblioteca Vaticana). Quando ili la lesse al papa, che in principio non volle credere questa informazione ■S. Stil mostrò... dispiacerli la morte del Re di Francia et che S. M. non avesse fatto già quel che la S. Sua voleva (Niccolini il 22 agosto 1589, presso i‘esjardins V, 52). Alla festa di S. Luigi non si vide più in Roma alla chiesa ili quel santo lo stemma reale. (V. * Avviso loc. cit. 524). 2 Vedi Santori, Autobiografia XIII, 188. 3 Vedi nell’Appendice n. 62 1’* Avviso del 29 agosto 1589, Biblioteca Vaticana. 4 Ciò vale specialmente della relazione ristretta in poche righe degli Acta I "lisist., in cui è detto : « Multis rationibus ostendit hoc divino solummodo i'Mlicio evenisse nihilque hac in re hominibus tribuendum ». Anche nella ver- one data per mezzo della * Relazione dell’ambasciatore veneto A. Badoer dell’ll settembre 1589 (Archivio di Stato in Venezia) adope- ' ito da Ranke, Pàpste II8, 113, qui però colla data errata del 1° settembre) ' nella relazione di Niccolini presso Desjardins V, 56 ss., viene attribuito II fatto ad un diretto intervento di Dio. In una * Relacion (spagnuola) del "meistoro dell’ll settembre 1589, che ho trovata nel Cod. 6423, p. 4 s. nella B iblioteca di Stato in Vienna, del discorso di Sisto V è invece detto espressamente : * Procuro dar a entender no succeder semejantes muertes sino por permission divina a los Reyes. A questo corrisponde la versione degli Acta consist. carrier. XI, p. 124 (Archivio segreto pontificio), °ve è detto: « rem huiusmodi actam esse ut in ea divini iudicii vis piane agno-stur», e ugualmente si espresse Sisto V nella Segnatura. Tutto diversamente uona la versione che diffuse la Lega, sul discorso di Sisto V. Tìiuanus ne 1 riportati dei brani nella sua opera storica (I, 96) per rivolgere su la base di questa fattura apocrifa (cfr. E. Meaume, Elude hist. sur Louise de Lorraine, ''(¡ne de France, Paris 1882, 114) dei gravi rimproveri contro il papa, rimproveri che ancora recentemente furono ripetuti (così da Ebrard, contro il quale si confronti Janssen, Ein zweites Wort an meine Kritiker, edit. di L. Pastor, ■ riburgo 1895, 132 s., e ultimamente da Robiquet [II, 575 s.]), dopo che era