La villa Montalto. 427 del Fontana, che accanto alle meravigliose vedute che si' aprivano in ogni parte, era caratteristica per la villa Montalto.1 L’impressione, che suscitò la villa con la sua grandiosità, si rispecchia in un aneddoto. Secondo questo, Gregorio XIII avrebbe espresso la sua disapprovazione, che un cardinale novero, innalzasse una villa così sontuosa, e tolto a Peretti il sussidio fino all’ora somministratogli; che però la minacciante sospensione dei lavori della villa fu impedita da Fontana, che mise a disposizione di Sisto V i suoi risparmi. Però Fontana non poteva possedere simili mezzi. Inoltre è sicuro che il granduca di Toscana compensò al Peretti la pensione sospesagli dal papa.2 II vero sfondo dell’aneddoto è lo sfavore in cui egli era caduto presso Gregorio XIII. Durante questo lungo periodo. Peretti ebbe tempo abbastanza, nella solitudine della sua villa, di disegnar progetti con Fontana, che dapprima furono solo figure fantastiche, che però con il suo innalzamento alla somma dignità, di un sol colpo ricevevano aspetto reale.3 Quanto fosse cara al nuovo papa la sua opera all’Esquilino, le cui grandi linee corrispondevano così bene al suo naturale, egli 10 dimostrò il 5 maggio 1585 in occasione della presa di possesso del Laterano. Questa grandiosa solennità sin’ora era stata chiuda con un banchetto; invece di questo, Sisto V accomiatò i suoi cardinali, per recarsi alla sua villa, dove egli prese un pasto frugale con la sua antica servitù. Il restante del giorno, lo trascorse nel passeggiare in mezzo alle piantagioni, che aveva fatto egli stesso. Solo sul far della sera, in compagnia dei cardinali che si erano trattenuti nelle vigne vicine fece ritorno al Vaticano acclamato freneticamente dal popolo. 4 Anche in seguito il papa dimostrò un amoroso interessamento per la villa Montalto. Parte ne ampliò con nuovi acquisti, parte, con donazioni, che gli fece il cardinale Antonio Maria Salviati. 11 tutto fu circondato da un alto muro.5 Poiché il palazzetto era troppo piccolo, per la corte del papa, specialmente nell’estate, qualora egli vi prendesse dimora,6 fu innalzato vicino a quello, presso l’ingresso delle Terme di Diocleziano il pesante palazzo delle Terme, a due piani.7 Sotto la direzione di Giovanni Guerra e di Cesare Nebbia. Sisto V lo fece decorare di affreschi che per 1 Vedi Gotiiein I, 324. Cfr. H. Rose, Spàtbarock 36 s. 2 Cfr. Hùbner I, 199. 3 Cfr. ibid. II, 156 s. 4 Vedi 1 ’* Avviso dell’8 maggio 1585 (passando il giorno fra quelle piante da lui inserte et più volte purgate con le proprie mani); Urb. 1053, p. 199, Biblioteca Vaticana. 5 Vedi Orbaan, Conti di Fontana VIII, 61 s. 70. 6 Vedi Fontana, Trasportazioni I 31b . 7 Cfr. Massimo, Notizie 118 s.