70 Sisto V. 1585^1590 — Libro I - Capitolo II. Le autorità passarono tosto all’inesorabile esecuzione di queste costituzioni. Si empirono le carceri,1 le esecuzioni di morte aumentarono in maniera spaventevole.2 Alcuni casi fecero rabbrividire anche i contemporanei, pure abituati a scene di terrore. Così un giorno padre e figlio furono portati al patibolo in Campidoglio, non ostante che entrambi attestassero la loro innocenza. Ecco fra gridi e lacrime venire una donna con un bambino lattante avanti al senatore e chiedere una piccola dilazione, poiché essa poteva dimostrare l’innocenza di suo marito e del suo figlio. Non appena l’infelice si accorse, che il suo pianto era inutile, si gettò dalla finestra dicendo : « io voglio pur saziare la vostra sete di sangue ». Non appena i condannati furon portati sul patibolo, il padre non voleva vedere morire suo figlio, nè il figlio suo padre : mentre l’insensibile boia scherniva P inutile ritardo, gli astanti, a questa nobile contesa, furono ripieni di profonda compassione.8 Incontrò anche la generale disapprovazione il supplizio avvenuto nel giugno 1580 di una romana che aveva venduto l’onore di sua figlia. L’esecuzione della sentenza in questo caso fu resa più cruda dovendo la figlia, ornata dei gioielli del suo ganzo, assistere all’esecuzione, e per un’ora restare appiedi del patibolo a cui era appeso il cadavere di sua madre ! Il lenocinio, così viene addotto per scusa di questo fatto, in una notizia contemporanea, era in Roma così diffuso, che le ragazze non eran meno difese presso le loro madri, che noi fossero state se stessero presso ad estranei. Per tanto volle il papa, atterrire i col- dinalium creandorum causa, verum minima qua de re antea fieri solebant, cum a mercatoribus tum ab opifieibus artificibusque, qua quidem in re innu-merabiles fraudes, mendacia, detractiones decoctionesque fieri solebant, prae-sertim a proxenetis, neque interdiu solum, sed noctu ab buiusmodi hominum multitudine Bancarum quae vocatur via, ita complebatur, ut transitus omnium impediretur » ; p. 173b editto del vicario contro i profanatori del giorno festivo in data 1588 marzo 29. La costituzione « contra abortum », del 29 ottobre 1588, nel Bull. IX, 39 s. Cfr. Santoki, Autobiografia XIII, 186. Intorno alla cattiva influenza degli scrittori senza coscienza v. la relazione di Sega presso Reiciienberger, Nuntiaturberichte I, 306 s. Cfr. * Vita Sixti V ips. manu emend. Archivio segreto pontificio; Ciampi, Innocenzo X, 254. Sisto V dette un esempio coll’esecuzione di Annibaie Cappello, uno dei più diffamati menanti. V. nell'Appendice n. 37 1’* Avviso del 14 novembre 1587, Biblioteca Vaticana. 1 Un * Avviso del 31 dicembre 1586, Urb. 1054, p. 540, notifica che le carceri erano cosi gremite di giuocatori, che non erano più sufficienti. Cfr. gli * Avvisi del 3 e 6 luglio 1585 e del 12 marzo 1586 (Urb. 1053, p. 280b, 285, 1054, p. 90) intorno agli arresti e le condanne di intere bande di giuocatori. Biblioteca Vaticana. 2 * Nullus erat dies noxiorum suppliciis vacuus, dice con esagerazione significante un biografo del papa. Capita caeterorum exulum in agris silvisque quotidie publice palis affisa proponebantur, alii laqueo, alii laceratione poenas legibus solvebant. Sixtus VP. M. Archivio segreto pontificio. 3 Vedi ibidem.