Contrasto di scopi nel papa ed in Filippo II. 313 verso la spedizione contro l’Inghilterra. Il re rispose1 che egli vedrebbe certo più volentieri l’Inghilterra in altre mani anzi che in quelle di Elisabetta, che però non acconsentirebbe mai, di veder quel regno in mano agh spagnuoli. Alla replica che conquistata la nazione dovrebbe passare a Giacomo VI che sarebbe facile a convertire, seguì la risposta : se la vittoria spettasse al re di Spagna, nessuno s’aspetterà che egh ceda la sua conquista; gh spagnuoli non son frati e non dovrebbero rinunziare ai frutti delle loro azioni d’armi per ubbidire ad un comando del papa. Naturalmente Sisto Y considerava le cose sotto il punto di vista rehgioso ; egli desiderava la conquista dell’Inghilterra come una condizione preparatoria per ricondurre quella nazione al cattolicismo. Al contrario per Filippo l’impresa era principalmente pohtica ; per lui trattavasi della difesa dei suoi attuah possedimenti e deha conquista di un nuovo regno : dapprima voleva l’investitura pontificia dell’Inghilterra per se stesso, quindi, allorché Sisto V non vi accondiscese, per la sua figlia Isabella Clara Eugenia. 2 Alcuni contemporanei mettevano del tutto in dubbio la rehgiosità stessa di Filippo e pensavano, che egli si regolasse secondo il consigho di Macchiavelli, che il principe deve essere rehgioso più nell’apparenza esteriore che in realtà. 3 Ora sembra che questo andasse troppo oltre; le usurpazioni del re rispetto alla Chiesa non bastano a dar fondamento a tah accuse. Ma nei suoi progetti contro Ehsabetta i motivi rehgiosi erano solo al secondo posto ; per questo Sisto Y stava diffidente su la sincerità delle sue intenzioni, ed Olivares si ebbe non poca fatica a distoglierlo da tah sentimenti. 4 L’inviato di Venezia esternò più volte addirittura il sospetto, che i preparativi contro l’Inghilterra fossero solo apparenze, per ingannare il papa e per spillargli del danaro. 5 Sisto Y stesso disse ima volta « noi abbiamo accordato al re di Spagna dei beni ecclesiastici, e noi crediamo, che questo denaro è la causa di tutte le sue disgrazie, perchè non fu adoperato per il suo vero scopo ». 6 1 Gritti il 14 giugno 1586, presso Brown n. 364 ; cfr. n. 337. 2 Pollen in The Month CI (1903) 561 ; Bellesheim, Alien 161. 8 « All’incontro non mancano infinite e gravi persone che tengono, che quella santimonia e devotione non sia sopra pietosa radice e christiana base fondata, ma su quella politica regola che la religione in un principe debba più apparire che esservi et che solo a simile esteriorità nenon con grande arte dirizzate le cose sopradette». Relazione di Spagna (di Camillo Guidi?) presso C. Bratli 189. 4 Vedi la sua lettera del 24 febbraio 1586 presso Bellesheim, loc. cit. 157. s Gradenigo il 10 agosto e 18 ottobre 1585, presso Brown n. 280, 288. 6 Gritti il 28 novembre 1587, ibid. n. 604. Forse si spiega dietro questo sospetto l’aspro tenore della lettera autografa del papa a Filippo II del 25 luglio 1588, nella quale Sisto V precisa la sua posizione nella questione dei sussidi. Arch. Hom. XIV (1891) 172 s. ; Meyer 273, n. 1; Herre 385 nota.